Assemblea legislativa, via libera al bilancio di Palazzo Cesaroni
PERUGIA – L’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato a maggioranza, con 18 voti favorevoli e 2 astenuti (M5s), il Bilancio di previsione 2018-2020 dell’Assemblea legislativa dell’Umbria. Le risorse per il triennio, escluse le partite di giro, ammontano per il 2018 a 19milioni 153mila 454 euro, per il 2019 a 19milioni 123mila 339 euro e per il 2020 a 19milioni 120mila 300 euro. Confermata la riduzione del fabbisogno di spesa e
l’ottimizzazione delle risorse umane e strumentali. Con un emendamento dell’Ufficio di presidenza le risorse per l’istituzione del Difensore civico, pari a 60mila euro, sono state trasferite al fondo di riserva, in base a quanto deciso in Prima Commissione .
È stato il vicepresidente dell’Assemblea legislativa, Marco Vinicio GUASTICCHI, a illustrare in Aula il documento: “Il bilancio di previsione 2018-20 di iniziativa dell’Ufficio di presidenza è stato elaborato tenendo conto degli indirizzi fondamentali di coordinamento della finanza regionale. OBIETTIVI GENERALI SONO IL MIGLIORAMENTO DEL FUNZIONAMENTO DELL’ASSEMBLEA LEGISLATIVA OTTIMIZZANDO L’IMPIEGO DELLE RISORSE UMANE E STRUMENTALI A DISPOSIZIONE, IL MONITORAGGIO DELLA SPESA, IL CONTENIMENTO DEI COSTI. Tali obiettivi sono volti a consolidare le politiche pubbliche, l’attuazione della
digitalizzazione, la prevenzione della corruzione e la trasparenza. Questo Piano di azioni positive per il triennio è la priorità strategica. Il sistema di programmazione viene dotato di un adeguato strumento di controllo. Per quanto riguarda le entrate esse sono costituite dalle risorse del bilancio finanziario, quasi esclusivamente nella voce spese correnti e in
minima parte in conto capitale. Le risorse per il triennio, escluse partite di giro, ammontano per il 2018 a 19 milioni 153mila 454 euro, per il 2019 a 19 milioni 123mila 339 euro e per il 2020 a 19 milioni 120mila 300 euro.
I trasferimenti dal bilancio regionale ammontano a 18 milioni 930mila euro per ciascuno degli anni considerati e confermano la riduzione del fabbisogno di spesa avvenuto nel 2016. Le altre entrate riguardano il trasferimento di fondi dall’AgCom per le funzioni delegate al Corecom, gli interessi attivi maturati sulle giacenze di cassa in banca e entrate contrattuali. Si evidenzia che le previsioni di spesa relative alle indennità di carica dei
consiglieri regionali e dei gruppi consiliari sono confermate negli importi stabiliti. Le risorse non comprimibili sono riferiti a spese per il personale e assegni vitalizi e di reversibilità; quindi restano le spese per il funzionamento del Cal, dell’Isuc, del Centro studi giuridici, Collegio dei revisori dei conti e difensore civico regionale. Inoltre viene quantificato l’onere per la copertura di spese previste da leggi regionali specifiche: la
legge ‘6/2004 per la promozione di attività di informazione e partecipazione fra scuola e istituzioni regionali; legge ’11/2010′ che prevede fondi per la Giornata della memoria in ricordo delle vittime delle mafie; legge ’35/2007’ che prevede fondi per la Giornata contro il terrorismo, in ricordo delle vittime civili e militari”.
Attilio SOLINAS (misto-MDP): “SCOLLAMENTO TRA ASSEMBLEA E GIUNTA.
NECESSARIO VERIFICARE ATTUAZIONE E EFFICACIA DELLE LEGGI – La discussione e l’approvazione di un bilancio non è mai un adempimento semplicemente tecnico o contabile, è un atto politico e istituzionale che, attraverso l’individuazione delle priorità e la destinazione delle risorse, definisce il modello politico/istituzionale ed economico/sociale che si vuole perseguire. È così per il Defr, per il bilancio della Regione, e anche per il bilancio dell’Assemblea legislativa. Per questo mi sia consentita una riflessione su di noi, sulla massima istituzione legislativa dell’Umbria, sul suo ruolo e sulle nostre responsabilità. Credo che destinare oculatamente risorse finanziarie, umane, professionali al rafforzamento delle prerogative e delle funzioni dell’Assemblea Legislativa sia non solo doveroso da parte nostra, ma soprattutto un ottimo investimento per le istituzioni e per le nostre collettività, poiché la qualità di una democrazia non è mai
fattore indifferente rispetto alla qualità del suo sviluppo economico, sociale, culturale e civile. E un buon funzionamento dell’Assemblea Legislativa che, a partire dalle proprie specificità e dalla sua indipendenza, collabora ed opera fattivamente con l’esecutivo per il
raggiungimento di comuni obbiettivi, diventa un buon investimento anche per l’Esecutivo stesso. Ma per fare questo, è necessario che gli attori istituzionali, Assemblea e Giunta, abbiano consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie responsabilità. Ma spesso ho l’impressione che questo livello di consapevolezza e di responsabilità venga meno da entrambe le parti. In questi ultimi tempi non di rado si è avuta l’impressione di una separazione, se non addirittura di uno scollamento, tra Assemblea legislativa
e Giunta Regionale. Si è accentuata la marginalità del Consiglio, e per conseguenza è aumentata la solitudine operativa della giunta. Invece di rafforzare la sinergia, salvaguardando il ruolo di ciascuno, si è accentuata la separazione tra le distinte strutture. Sarebbe un errore grave considerare le reciproche funzioni dell’Esecutivo e dell’Assemblea come antagoniste.
In questi ultimi tempi, dobbiamo essere intellettualmente onesti, abbiamo assistito a segnali di progressiva autoreferenzialità da parte dell’Esecutivo, all’interno di una gestione solitaria delle partite più importanti e dei finanziamenti più corposi, alla quale è sembrato corrispondere una progressiva marginalizzazione del ruolo dell’Assemblea
Legislativa che troppe volte è apparsa non all’altezza del ruolo importante assegnatole. Io spero che alcune proposte, che sono state avanzate informalmente nel recente passato vengano definitivamente accantonate. Mi riferisco in particolare a quella sulla istituzione di un fondo da assegnare ai Consiglieri. Una proposta in verità stravagante, dato che per legge l’Assemblea Legislativa è sovrana su tutto, in primis sui bilanci. E’
evidente che proposte del genere finirebbero con l’accentuare l’autoreferenzialità dell’Esecutivo e farebbero diventare ancora più marginale il Consiglio che invece, per legge, ha autonomia e potestà nella assegnazione delle risorse a copertura di progetti di legge, siano essi di iniziativa della giunta che di iniziativa assembleare. Per concludere,
accenno brevemente ad una delle funzioni attribuite all’Assemblea Legislativa, che ritengo fondamentale nella nostra azione istituzionale: quello della verifica e del monitoraggio sugli effetti delle leggi regionali. Questo è un ambito che ha bisogno di tutte le nostre attenzioni e delle dotazioni umane e finanziarie necessarie”.
Claudio RICCI (Rp): “BENE LA RIDUZIONE DELLE SPESE E L’OTTIMIZZAZIONE DELLE RISORSE COMPLESSIVE per un totale di 22,4 milioni di euro. Oltre a risorse
umane e gestione complessiva vi sono correlazioni anche con il Cal, dove l’ottimizzazione dei costi produce 40mila euro di spese in meno. Sui fondi liberi si evidenzia la previsione di 476mila euro, anch’essa segnale positivo di ottimizzazione. Permane la dotazione di fondi per vitalizi a 4,135 milioni di euro, e su questo tema voglio dire che ciò che è pregresso e approvato legittimamente è cristallizzato, bisogna solo prendere atto degli elementi finanziari già definiti secondo le norme previste e in vigore. Per il futuro, mi auguro che a livello nazionale si faccia chiarezza e si definisca un quadro contributivo, cioè quello che si versa si deve riavere, come ovunque accade. Mi auguro che nei prossimi 30 mesi l’impegno crescente nella ottimizzazione delle risorse e nella riduzione degli sprechi continui. Annuncio il mio VOTO FAVOREVOLE”.
Andrea LIBERATI (M5S): “Questo bilancio rileva le consuete CRITICITÀ GIÀ
DA NOI RIMARCATE NEGLI SCORSI ANNI. IL 20 PER CENTO DELLE RISORSE SERVONO PER COPRIRE LE SPESE DEI VITALIZI PREVISTI PER I CONSIGLIERI FINO ALLA IX LEGISLATURA. La Regione Umbria non ha preso in considerazione riforme che altre Regioni hanno messo in campo tagliando, seppure con bassissima
percentuale, le quote. Criticità continuiamo a rilevarle nelle poche sedute d’Aula e nelle Commissioni. Tutto ciò alimenta il malessere che cova nella società, aumentando il distacco del cittadino alla politica. Tutti siamo chiamati dunque a dare il buon esempio. La Commissione Statuto e Riforme deve prevedere una seria innovazione delle prassi fin qui seguite, partendo da una maggiore attenzione verso le assenze dei consiglieri quantificando anche il tempo effettivo passato in Aula. Serve una riforma normativa e culturale che parta da qui. L’ente deve autoriformarsi, perché è l’unico modo per non
andare verso l’estinzione. Ingiustizie stridenti amplificano una distanza già siderale tra cittadini e Palazzo. Ci troviamo di fronte a famiglie tartassate mentre l’Assemblea legislativa è assente. Ci sono spese ingiustificabili che non si riesce ad ottimizzare. Sembra che questo Palazzo sia attento soltanto alla casta”.
Gianfranco CHIACCHIERONI (Pd): “SI TRATTA DI UN ATTO IMPORTANTE. I RILIEVI RISCONTRATI VANNO VISTI PER PREVEDERE INTERVENTI MIGLIORATIVI CHE PUNTINO AL RISPARMIO. Va visto positivamente l’atteggiamento dei consiglieri della IX Legislatura che hanno deciso di superare l’istituto dei vitalizi. È stato difficili farlo, ma tutti insieme ci siamo riusciti. Si è trattato di una
azione riformatrice forte e vera. Il punto è come vengono utilizzate le risorse ed è su questo che verremo giudicati dai cittadini. Nella prima metà di questa Legislatura abbiamo deciso di completare l’iter di molte leggi ed atti in genere che riguardano una grande molteplicità di ambiti. Nelle Commissioni si è lavorato moltissimo. L’immagine di nullafacenti non riguarda dunque quest’Aula perché stiamo svolgendo un importante servizio. Soddisfazione quindi per il bilancio presentato sul quale esprimiamo una
valutazione positiva”.