Assisi, Comune e Libera uniti contro le infiltrazioni mafiose

ASSISI – Comune di Assisi e associazione Libera uniti contro le infiltrazioni mafiose: il 28 gennaio, al teatro Metastasio, è stato organizzato un incontro-dibattito molto partecipato su legalità e infiltrazioni mafiose sul territorio. All’iniziativa, moderata da don Tonio dell’Olio del presidio Libera di Assisi “Mario Francese”, erano presenti all’incontro il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, il prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro, il questore di Perugia, Francesco Messina, il comandante provinciale dei Carabinieri, Paolo Piccinelli, il rappresentante di Libera Umbria Walter Cardinali e, attraverso un video messaggio, mons. Domenico Sorrentino vescovo di Assisi Gualdo Tadino e Nocera Umbra.
Si è approfondito e dibattuto sul rischio e sulle presenze acclarate di infiltrazioni mafiose e su quali sono gli strumenti che la cittadinanza e le Amministrazioni possono mettere in campo per proteggersi e affrancarsi da questi fenomeni.
Il sindaco di Assisi ha ricordato le vicende legate all’hotel Subasio (ndr nello scorso luglio con proprio atto di indirizzo il Sindaco Proietti ha revocato la autorizzazione all’esercizio alla società che gestiva lo storico hotel colpita da interdittiva antimafia) e altre situazioni di illegalità che si sono potute affrontare, e gestire, grazie alla presenza capillare e costante dello Stato e delle Forze dell’Ordine. “I cittadini non si sentano mai soli” ha affermato il Sindaco Stefania Proietti “il Comune è al fianco degli onesti nel contrasto ad ogni forma di infiltrazione”.
Libera Umbria ha ricordato gli oltre 50 beni confiscati alle mafie in Umbria e come questi vengano utilizzati anche per sensibilizzare i giovani sul tema.
Il Questore, il Prefetto e il Comandante Provinciale dei Carabinieri hanno descritto il fenomeno mafioso umbro e l’opera di contrasto e prevenzione in atto, grazie anche alla loro preziosa e qualificata esperienza.
L’incontro è stato molto partecipato dai cittadini che hanno mostrano la volontà di tenere alta l’attenzione su questi temi.
L’evento di ieri non sarà sporadico ma rappresenta il primo passo di un percorso di partecipazione, sensibilizzazione e corresponsabilità dei cittadini che l’amministrazione comunale di Assisi ha intrapreso con decisione.
Nel corso dell’incontro, oltre all’attuazione fattiva del Protocollo di intesa tra Comune e Prefettura, è stato ricordato come Papa Francesco abbia parlato di mafia non più tardi di lunedì scorso, 23 gennaio, quando ha ricevuto in udienza i magistrati della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo:
«La società ha bisogno di essere risanata dalla corruzione, dalle estorsioni, dal traffico illecito di stupefacenti e di armi, dalla tratta di esseri umani, tra cui tanti bambini, ridotti in schiavitù” ha dichiarato Papa Francesco -“Sono autentiche piaghe sociali e, al tempo stesso, sfide globali che la collettività internazionale è chiamata ad affrontare con determinazione… Tutti sappiamo che il diavolo “entra dalle tasche”: è lì, la prima corruzione.»
Parole, quelle di Papa Francesco, che rappresentano una efficace sintesi dell’incontro di ieri, solo una delle tappe nel percorso di contrasto alle infiltrazioni che il Comune di Assisi insieme a Libera e a tutti i cittadini di buona volontà porteranno avanti con fermezza.

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