Assisi, il sindaco Proietti in visita al Principato di Monaco
ASSISI – Il Sindaco di Assisi Stefania Proietti è stata ospite, su invito dell’ArciVescovo di Monaco S.E. Mons. Bernard Barsi e del Sindaco di Monaco Georges Marsan, alle celebrazioni in onore di Santa Devota, Patrona del Principato. La Città di Assisi è stata salutata dal Nunzio Apostolico Mons. Luigi Pezzuto, durante la Messa in Cattedrale concelebrata il 27 gennaio anche dai frati francescani del convento di Cimiez a Nizza.
Il Sindaco Proietti ha partecipato alla suggestiva processione durante la quale sono stati benedetti il Palazzo del Principe, la Città tutta e il mare sul quale il Principato di Monaco si affaccia e specchia. Al suo fianco il Sindaco di Monaco e i Sindaci di Dolceacqua e Lucciana; alla benedizione è seguito il saluto nel Palazzo Comunale.
Durante il pranzo a Palazzo, il Principe Alberto II e la Principessa Charlène Wittstock, hanno voluto il Sindaco di Assisi al proprio tavolo insieme all’Arcivescovo di Monaco e al Nunzio apostolico. “Il Principe Alberto è molto attento alle questioni ambientali e ai temi della custodia del creato – ha dichiarato Stefania Proietti – e vede in Assisi un luogo simbolo per lanciare nuove soluzioni di sviluppo sostenibile integrale. Abbiamo parlato di come le nostre realtà potranno operare insieme per la pace, la custodia del creato e il rispetto dei diritti dei più fragili. Ho invitato il Principe a visitare Assisi insieme alla Principessa e ai piccoli Gabriella e Jacques che oggi sono stati in mezzo a noi in un’atmosfera davvero familiare. Al Principe Alberto ho detto che essere a pranzo al suo fianco nella festa della Santa Patrona, era un onore non solo per me, ma per tutti i Cittadini di Assisi che ho il privilegio di rappresentare e che lo attendono nella Città di San Francesco. Nello sviare l’attenzione dall’angoscia del sisma indiretto – ha concluso il Sindaco – una visita internazionale di tale livello ridarebbe centralità alla nostra Città in chiave positiva, mostrando al mondo che Assisi, intatta, può e deve continuare ad essere meta di pellegrini e turisti e, oggi più che mai, luogo di dialogo internazionale.”