Assisi, l’associazione “@ sinistra” in difesa dei lavoratori
ASSISI – L’associazione “@ Sinistra” in difesa dei lavoratori, in questo caso Colussi, alle prese con una grave crisi aziendale. “L’Umbria – dicono – ha una profonda crisi occupazionale (alla faccia delle affermazioni di ripresa del governo) che ha i casi più eclatanti alla Perugina, Pozzi, Merloni, Novelli, Trafomec ecc…a cui si aggiunge nel territorio di Assisi la richiesta della Colussi di licenziamento per 125 lavoratori (circa il 25% delle sue maestranze)”.
“Per questo @ sinistra esprime tutta la sua solidarietà ai dipendenti della Colussi che martedì 17 scioperano per l’intera giornata e sarà al loro fianco. @ SINISTRA anzi ritiene che dovranno essere individuate altri momenti di lotta per far recedere la direzione dell’azienda dalla sua inaccettabile volontà. I lavoratori hanno già pagato duramente la crisi dell’azienda e di mercato, che deriva anche da precise scelte dirigenziali sbagliate, con anni di contratti di solidarietà e relativo decurtamento del salario e la rinuncia di buona parte del premio di produzione. Milioni di euro che hanno permesso, per esempio, di fare la nuova palazzina degli uffici. Ora non possono essere scaricate su di loro le responsabilità di altri, di una azienda a cui i contributi pubblici non sono mai mancati a cominciare dal suo insediamento nel nostro comune grazie alla Legge Speciale per Assisi”.
“Per questo la vertenza Colussi è e deve essere una lotta di tutto il territorio e dei suoi cittadini e le istituzioni locali devono lavorare per questo altrimenti la sconfitta ed i licenziamenti sono cosa certa, anche se fosse il solito giochetto di chiedere più licenziamenti, per ottenere risorse pubbliche in cambio, e chiudere poi con un numero inferiore di licenziati facendo credere ad un ruolo positivo di sindacati, Regione e Comune, ma in sostanza portando a gara il risultato che si riprometteva il padrone. Consiglio comunale aperto, presenza nelle piazze del comune di Assisi e volantinaggi, occupazioni delle strade, incontri con le categorie e vicinanze degli operai delle altre aziende devono essere atti concreti e visibili per rispondere con la stessa forza alla volontà della Colussi”.
“Non dimentichiamo che questa fabbrica, a suo tempo, in una analoga circostanza negli anni ’70 fu occupata grazie anche al ruolo del sindaco di allora Cav. Boccacci che guidava una amministrazione moderata e non certo rivoluzionaria e la popolazione fu solidale. Per vincere, come si diceva una volta, lotta dura senza paura”.