Assisi, Palazzo Vallemani, la “Sala degli Sposi” torna ad essere a supporto della biblioteca comunale
ASSISI – Portata a compimento una importante iniziativa di salvaguardia e valorizzazione di 8.000 volumi della Biblioteca Comunale di Assisi, realizzata presso la prestigiosa “Sala degli Sposi” di Palazzo Vallemani, voluta dal Sindaco Antonio Lunghi per rimediare alla provvisoria collocazione, a seguito del terremoto, dentro scatoloni custoditi in una sala di deposito della biblioteca di via San Francesco.
Si tratta di materiale bibliografico edito dal 1831 al 1900, composto da libri che interessano varie discipline scientifiche e letterarie.
Per procedere all’allestimento e ricollocamento è stato preliminarmente necessario ricostruire la numerazione originaria degli scaffali che, in passato, era stata rimossa e quindi perduta.
L’operazione di recupero dei dati originali è stata effettuata dallo “Studio Archa ANC”, che si è basato sulla documentazione fotografica risalente agli anni Settanta del Novecento, messa a disposizione dal personale della Biblioteca Comunale.
Il suddetto studio, laboratorio specializzato nella conservazione ed il restauro di beni librari, ha provveduto all’esecuzione delle fasi fondamentali dell’intervento,assicurando una adeguata manipolazione del materiale durante il recupero, la spolveratura mediante aspiratori idonei ed il riposizionamento delle opere nella loro sede.
“La gratitudine per questa operazione di conservazione dei nostri patrimoni librari – sottolinea il Sindaco Antonio Lunghi – corre subito all’Associazione Culturale Arnaldo Fortini che, con tanto calore, mi aveva caldeggiato tale ricollocazione. Ringrazio il personale dell’Ufficio Biblioteca per la collaborazione offerta ad un intervento che, oltre a risolvere anche un problema di acustica della Sala degli Sposi, perno della bellezza architettonica ed artistica di Palazzo Vallemani, rappresenta uno storico valore aggiunto alla Biblioteca, facilitando altresì la consultazione dei volumi e delle schede, come in passato, nella prestigiosa scaffalatura lignea ottocentesca”.