Ast, i sindacati scrivono a Renzi, “Blocchi subito il piano”
I segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini hanno scritto al presidente Renzi sollecitando la sua attenzione sulla vertenza Ast. Il giorno dopo la visita a Terni dell’europarlamentare Simona Bonafè che si è impegnata a riferire della questione direttamente al premier, i sindacati spingono con le loro richieste. Nella lettera esprimono “forte preoccupazione per il futuro dell’Ast Thyssen Krupp di Terni. Questa azienda – scrivono che conta (con le consociate) 2.650 dipendenti diretti oltre ad altrettanti lavoratori impegnati nell’indotto, rappresenta il 20% del Pil dell’Umbria e il 40% dell’export. Inoltre l’Ast di Terni è uno dei pochi produttori mondiali di acciaio inossidabile. E’ un’eccellenza di carattere nazionale”.
I segretari regionali dei sindacati precisano che “quelli che stiamo vivendo sono giorni frenetici e decisivi, con due scioperi già realizzati dai lavoratori dell’Ast e uno sciopero regionale programmato dai sindacati confederali dell’Umbria, che a partire dalle vicende centrali del sito ternano, definisca una strumentazione adeguata in difesa dell’apparato produttivo di tutta la Regione dell’Umbria. Tuttavia la dottoressa Morselli (amministratore delegato di Ast ndr.) sta andando avanti a tappe forzate per imporre un “business plan” che comporta in maniera inaccettabile il dimezzamento dell’attività produttiva con un taglio d almeno 1.000 unità. Questa impostazione sancirebbe la definitiva deindustrializzazione di Terni e dell’Umbria, un fatto che non possiamo in alcun modo accettare”.
Bravi, Sbarra e Bendini passano quindi alle richieste. “Nell’apprezzare la sua disponibilità a venire nella realtà ternana, nell’ambito della programmazione degli incontri sulle realtà industriali italiane – scrivono – le chiediamo di porre in essere un’iniziativa immediata che blocchi la concretizzazione del piano industriale dell’azienda e riapra veramente un confronto in grado di salvaguardare la strategicità del sito siderurgico ternano, fondamentale anche per le prospettive industriali del nostro Paese”.