Bastia Umbra, il Pd: “Troppe promesse disattese”
BASTIA UMBRA – Troppe promesse disattese, che danneggiano la città. Lo sottolinea il Partito democratico parlando dell’amministrazione comunale: “Si chiude un altro anno di un’attività amministrativa che sta lentamente ma inesorabilmente portando Bastia alla deriva, trasformando una città ricca e vivace in un’anonima cittadina di provincia, triste e sempre più relegata a ruolo di città dormitorio. Nel corso di questo 2017 non abbiamo purtroppo riscontrato risposte significative e strutturali ai problemi della città, ma semplicemente il proseguimento dell’attività di “toppe e transenne”, soluzioni inadeguate ed estemporanee che nascondono o delimitano il problema anziché affrontarlo concretamente”.
“L’esempio più lampante ed evidente, già dal 2016, era e resta il Ponte di Bastiola, la cui soluzione sembra essere una lontana chimera. In questo anno l’attività del Partito Democratico ha continuato ad essere quella di farsi portavoce dei problemi della città cercando al tempo stesso di proporre soluzioni che purtroppo un’amministrazione sorda e cieca fa finta di non vedere. Abbiamo continuato la nostra battaglia a sostegno della riapertura del Ponte di Bastiola, mettendo a disposizione dell’amministrazione soluzioni concrete supportate da una raccolta firme che in poche settimane ha visto il sostegno di centinaia di cittadini. Siamo stati vicini a imprenditori e commercianti mettendo a disposizione assistenza legale gratuita dinanzi alla vergognosa e scellerata campagna sanzionatoria in merito a imposta di pubblicità e pubbliche affissione. Abbiamo continuato e torniamo nuovamente a chiedere un Piano del Traffico, sempre più necessario in una città totalmente decongestionata. Così come continuiamo e continueremo a chiedere di tornare ad avere una Piazza pedonale come una città normale anziché un parcheggio in pieno centro storico”.
“Per l’anno che verrà, con l’auspicio che le tante, troppe parole di questa Amministrazione si traducano finalmente dopo quasi 9 anni in fatti concreti, poniamo l’attenzione sulle seguenti problematiche:
1) Sicurezza
Non è più rimandabile la messa in funzione in tempi rapidi, visti i ripetuti episodi di furti in abitazioni ed in attività commerciali, del sistema di 47 telecamere di videosorveglianza ad alta definizione, già appaltate dall’Amministrazione Comunale ma ad oggi, non ancora entrate in funzione. Inutile millantare continuamente di avere un sistema di videosorveglianza se poi non è attivo. È inoltre necessario mettere in campo le nuove disposizioni previste dal decreto Minniti, con un’attività puntuale di indagine e controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine.
2) Ponte di Bastiola
Avvio in tempi rapidi dei lavori di ripristino del doppio senso di circolazione sul Ponte di Bastiola, dopo 2 anni di lungaggini e ritardi, nonostante le numerose sollecitazioni e prese di posizione di residenti, imprese locali e cittadini è doveroso dare risposte concrete anziché continuare a tergiversare e rimandare.
3) Sottopasso di Via Firenze
Avvio dei lavori per la realizzazione del Sottopasso Ferroviario di Via Firenze, opera necessaria per una città come Bastia, dopo più di 8 anni di promesse e dopo più di 4 anni dalla data del 22 settembre 2013, ovvero data in cui il Sindaco Ansideri annunciava a mezzo stampa l’avvio del cantiere entro la fine di quell’anno.
4) Centro Storico
Si superi la scellerata scelta di riapertura integrale al traffico del tratto centrale di Piazza Mazzini con trasformazione in Parcheggio del Sagrato della Chiesa di San Michele Arcangelo, avviando sin da subito una fase sperimentale di pedonalizzazione riservata inizialmente ai giorni festivi, in abbinamento ad un programma condiviso di eventi e manifestazioni di richiamo di concerto con residenti, commercianti, associazioni di categoria ed assieme a tutti gli altri soggetti che operano ed hanno a cuore la vitalità all’interno del centro cittadino.
La riapertura dello Spazio dell’Ex Chiesa di Sant’Angelo, senza dubbio positivo, non può certo considerarsi sufficiente per il rilancio dell’intero Centro Storico, se si considera che nel frattempo altri spazi di socializzazione, come ad esempio la Ludoteca Comunale, sono stati trasferiti dal Centro Storico.
5) Casa Comunale
Dopo circa 4 anni va data una soluzione concreta alla sede comunale, che ad oggi risulta ancora chiusa nonostante lavori finanziati ma mai avviati con un notevole peso sulle casse comunali e di conseguenza sulle tasche dei cittadini che si ritrovano ormai da due anni a pagare contemporaneamente tanto il mutuo quanto gli affitti per gli uffici trasferiti.
6) Economia e Commercio
Occorre un Piano strutturale del Commercio per rilanciare un settore fondamentale per l’economia cittadina, anziché soluzioni estemporanee (vedi totem interattivi, istallati e già spariti) ed occorre ridurre il peso della tassazione (per quanto concerne le possibilità di intervento di un Comune) su imprese e commercianti, come ad esempio con alleggerimento delle tariffe su pubblicità e pubbliche affissioni come proposto in consiglio comunale dal PD, per evitare figure non di certo positive a livello regionale (vedi caso Spazio3).
Proponiamo inoltre l’idea di un luogo comune delle imprese dove ragionare insieme sulle opportunità e sulle necessità che esse hanno, per dare stimolo a giovani imprenditori che possano occupare gli ormai innumerevoli spazi vuoti che ci sono nelle nostre aree industriali.
È necessario dare velocemente risposte a chi vuole investire nel nostro territorio, siano esse Imprese Commerciali che Industriali Artigianali. L’area Ex PIP di Ospedalicchio è ferma a 10 anni fa, il centrodestra che governa Bastia ha condotto campagne elettorali contro lentezze e ritardi, ma a quanto pare non è stata in grado di portare a Bastia nessuna nuova Impresa.
7) Area Ex-Mattatoio
Si faccia luce sullo stato dell’arte dell’Area e si informi la cittadinanza su quale sia il suo futuro, viste le fallimentari operazioni tentate dall’amministrazione per la riqualificazione dell’Area. A distanza di 2 anni dal mancato rinnovo della convenzione con il soggetto attuatore tutto tace.
8) Manutenzione degli Spazi Pubblici
Si provveda alla manutenzione straordinaria delle Aree Verdi e degli Spazi Sportivi degradati presenti nelle varie frazioni unitamente al ripristino delle dotazioni minime necessarie all’attività sportiva dei cittadini. Su tutti, si intervenga sulle aree sportive del Centro Sociale San Bartolo e quelle del Centro Sociale di Campiglione, che oltre a non essere più dotate di porte da calcetto e reti di protezione, presentano la superficie in quarzo dell’area sportiva profondamente degradata.
9) Raccolta Differenziata
Avvio non più rimandabile della tariffazione puntuale, omogenea e razionalizzata con conseguente riduzione delle tariffe per i cittadini e le imprese virtuose. Il sistema dei mastelli è stato ridotto in otto condomini del centro con l’introduzione del bidone comunale per l’umido, mentre in tutto il territorio comunale vengono reintrodotte le campane per la raccolta del vetro. La reintroduzione delle campane stradali unitamente all’introduzione delle due isole di raccolta, che ad oggi sono un sistema aggiuntivo e non sostituivo al mastello, stanno comportando la trasformazione del sistema di raccolta da un “porta a porta” ad un “te la porto”. In pratica l’onere della raccolta è stato trasferito dal gestore al cittadino, ma i proventi restano sempre in capo al gestore, senza alcuna forma di premialità per i cittadini virtuosi. Delle due, l’una.
10) Rioni
Si dia seguito agli impegni presi dall’Amministrazione nei confronti delle richieste espresse dall’Ente Palio nel giugno di quest’anno, è innegabile infatti il ruolo trainante per la cultura e l’aggregazione della città da parte del movimento intorno al Palio, al quale vanno date risposte e sostegno concreto. Si trovino soluzioni condivise per il superamento dell’ordinanza che obbliga i Rioni alla chiusura anticipata delle taverne. Non è più prorogabile inoltre la sistemazione dello Spazio Sant’Angelo e l’individuazione delle Spazio Moncioveta.
11) Sociale
C’è assoluto bisogno di un ‘Patto per Bastia’, un’alleanza forte tra Cittadini, Associazioni e Amministrazione, perché affianco al degrado urbanistico del territorio vi è ormai un degrado sociale, fatto di disinteresse per la propria comunità, di arrendevole pessimismo sullo stato delle cose, che tiene lontane le persone tra loro e dai contesti di aggregazione.
Con l’auspicio che il confronto costruttivo con le opposizioni tanto voluto e cercato dall’Amministrazione non resti anche questo mera utopia ma si traduca in fatti concreti, il Partito Democratico invita l’Amministrazione comunale a fare propri questi pochi ma cruciali obiettivi, augurando per il 2018 che Bastia possa tornare ad essere città vivace e ricca, modello per il resto della nostra regione”.