Bastia Umbra, il Pd vota la mozione della Renzini sul campo Fatigoni: “L’amministrazione ha chiuso le orecchie”
BASTIA UMBRA – Polemiche sul ripristino dell’area verde cosiddetta Fatigoni. Il Partito democratico ha votato la mozione presentata dall’avvocato Fabrizia Renzini. “Non è solo un sostegno alle oltre 300 persone che hanno sottoscritto la raccolta firme, ma è un richiamo più ampio – dice il segretario Giacomo Giulietti – alla necessità di recuperare spazi di socializzazione nella nostra città. A seguito del tragico incidente accaduto nell’estate 2015, Bastia e i suoi giovani sono stati privati della quasi totalità dei campi di calcetto, non solo l’area Fatigoni ma anche Campiglione e San Bartolo, che hanno rappresentato nella storia dei quartieri uno spazio di incontro fondamentale della giovani generazioni, sicuramente più formativi di playstation e smartphone”.
“Ferma restando la necessità di garantire le misure di sicurezza, andare a rimuovere pali, porte e reti nell’intero territorio comunale non è che un nascondere le manchevolezze nella gestione della manutenzione. Appare oltremodo paradossale che chi, al di là delle parole, di fatto oggi boccia la mozione per il ripristino di un’area di svago appartenente alla memoria storica bastiola – varie generazioni si sono susseguite in scontri calcistici nell’area Fatigoni per oltre 40 anni – siano gli stessi che non perdono mai occasione di tirare fuori l’insegna dell’Eden Rock come esempio di abbattimento di un luogo di incontro storico della città. Se ci si indigna per l’Eden Rock, non deve valere la stessa cosa per gli altri luoghi storici di vita sociale come è stato appunto per decenni il campetto Fatigoni? Appare infine sconcertante che anche di fronte ai tanti ragazzi intervenuti alla seduta del Consiglio Comunale, l’Amministrazione non abbandona la sua arroganza e supponenza, tanto nei toni quanto nei comportamenti. Il tornare ad essere Bastia passa anche attraverso il recupero dei suoi spazi di vita sociale, ormai sempre più scarsi e lasciati, nella maggior parte dei casi, al totale abbandono. Nella convinzione che quando di mezzo vi è una questione di buon senso che va nell’interesse della città, non ci si può tirare indietro e non possono esistere colori politici”.