Bevagna, “Ercole Pisello”, premiato il professor Pandolfi: ricercatore impegnato nella lotta al cancro
BEVAGNA – Una giornata, quella di sabato scorso, trascorsa in compagnia di professori noti al mondo scientifico con cui si è trattato il tema della Sanità pubblica nazionale e di come preservarla in una tavola rotonda attentamente seguita dal numeroso pubblico del teatro Francesco Torti. Tra i presenti Maurizio Tonato, Massimo Martelli, Pier Mannuccio Mannucci e Dino Amadori, a coordinare i lavori Silvio Garattini.
L’importanza della prevenzione e di uno stile di vita che tenga conto di una sana alimentazione e del movimento, di una passeggiata quotidiana, sono state le conclusioni degli eminenti professori.
Il pomeriggio in compagnia della buona scienza è iniziato con il saluto del sindaco, che ha ringraziato l’Associazione Giuseppe Corradi, il Comitato Scientifico, la famiglia Pisello per il premio in ricordo di Ercole Pisello, che ogni anno viene dato ad un personaggio che si impegna nel campo della ricerca e della divulgazione scientifica.
Il sindaco Annarita Falsacappa ha sottolineato che ogni anno il teatro Torti ospita una figura di spicco, che da tante parti del mondo viene a Bevagna per ricevere il Premio, facendo conoscere il paese alle persone più importanti in ambito scientifico. Pensando alle edizioni del passato non si può non ricordare Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia, alcune delle prime figure che Bevagna ha avuto l’onore di ospitare. “L’auspicio – ha spiegato il sindaco – è che le persone che vengono per questa occasione possano poi tornare a Bevagna, apprezzandone la bellezza, il buon cibo, l’arte, la cultura, in una parola possano cogliere la bevagnizzazione di cui parla il sociologo De Rita, termine coniato appositamente per sottolineare amenità che emana il borgo”.
Ospite di rilievo l’Assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, che si è detto soddisfatto nel 25esimo della manifestazione, per la prima volta, aver concesso il logo della Regione quale riconoscimento della serietà dell’evento. Del resto, ha aggiunto, anche in un teatro e in un paese delle dimensioni di Bevagna, è giusto parlare di temi significativi, fare cultura scientifica, divulgazione, prevenzione.
Il pomeriggio si è concluso con la strepitosa presenza dello scienziato Pier Paolo Pandolfi, nato a Roma e laureato in medicina all’Università di Perugia, una carriera incredibile che raggiunge l’apice con l’ottenimento della cattedra a vita alla Harward Medical School. La sua forza sta nell’ottimismo del suo carattere e nella convinzione che la scienza sia in continua evoluzione e ormai proiettata verso l’obiettivo che sta per raggiungere: sconfiggere il cancro. Parole di speranza le sue, supportate dagli straordinari successi che sta riportando in termini di scoperte. Non più la cura tradizionale con la chemioterapia, che risulta particolarmente tossica, ma un intervento mirato a bloccare le cellule malate e individualizzato, con l’aiuto degli anticorpi che si mettono in moto per combattere la malattia. Parole semplici e chiare, una carica di fiducia, la volontà di fare ora e subito, senza rimandare, perché significa percorrere la strada giusta e arrivare presto alla meta. Questo scienziato che ha svolto parte dei suoi studi nella nostra regione, cosa di cui dobbiamo essere fieri, ci ha fatto capire i grandi cambiamenti operati dalla scienza e ci ha fatto vedere la luce alla fine del tunnel. A termine del suo intervento la gente, in platea ma anche sui palchi, con un entusiasmo unico, si è alzata in piedi per sostenere un grande eroe dei nostri tempi.