Bevagna, il sindaco Falsacappa: “Al lavoro per una scuola antisismica fuori dal centro”
BEVAGNA – Lunedì sera il Consiglio Comunale di Bevagna si è riunito, in seduta straordinaria, per esaminare la mozione presentata dal Movimento 5 Stelle sulla sicurezza delle scuole. A ridosso dell’apertura dei poli scolastici l’Amministrazione ne ha approfittato così per chiarire quanto è stato realizzato finora in materia di sicurezza e valutare le azioni da attivare prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. A proferire riguardo alla seduta, con una nota, è il primo cittadino Annarita Falsacappa. “Il Piano di Protezione Civile, aggiornato al 2011, cioè non esistente al momento del nostro insediamento, è stato riattivato all’interno dell’Unione dei Comuni, unico Comune quello di Bevagna a non averlo. Ora stiamo procedendo ad una mappatura che riproduca le vie di esodo, i luoghi sicuri e di raccordo in caso di calamità, gli accessi in caso di emergenze, una mappatura della viabilità nell’adiacenza delle scuole. E il tutto verrà reso noto alla fine dell’anno in un’assemblea pubblica. Realizzato il COC, centro operativo comunale, che serve da raccordo per ogni segnalazione che riguardi la sicurezza, attivo ancora oggi in seguito al sisma. Abbiamo dotato tutte le scuole del CPI, certificato prevenzione incendi, senza il quale le scuole risultano inagibili, come lo erano la scuola di San Francesco e di Cantalupo, al nostro insediamento, in quanto prive di tali certificati.
E’ stata fornita alla Dirigente Scolastica ufficialmente da novembre 2016, la valutazione di vulnerabilità sismica di tutte le scuole, effettuata nel 2007 e tuttora valida. Unica scuola mancante è quella di San Francesco, mancanza a cui si è ovviato provvedendo ad inserire nel cospicuo finanziamento concesso per l’adeguamento sismico a tale scuola anche l’indagine di valutazione sismica. Fin dall’anno scorso è presente nel sito della scuola il Piano Gestione Emergenza aggiornato e dettagliato e l’addetto alla sicurezza predispone un piano di evacuazione standardizzato che viene sperimentato con gli studenti e gli insegnanti varie volte nel corso dell’anno scolastico. Abbiamo risposto alla richiesta ufficiale della Dirigente Scolastica inoltrataci a maggio 2017, fornendo le certificazioni circa 20 richieste secondo la normativa vigente. Chiunque può prenderne visione, essendo documenti pubblici. Fin dall’anno scorso è presente nel sito della scuola il Piano Gestione Emergenza aggiornato e dettagliato e l’addetto alla sicurezza predispone un piano di evacuazione standardizzato che viene sperimentato con gli studenti e gli insegnanti varie volte nel corso dell’anno scolastico. Per ragioni di sicurezza l’anno scorso abbiamo delocalizzato la scuola media a Cantalupo, nonostante il responsabile della sicurezza, in accordo con il direttore dei lavori di Corso Amendola, avesse predisposto delle vie di fuga e una viabilità in caso di emergenza. Questa decisione è stata presa per le criticità riscontrate: l’inagibilità della chiesa di San Filippo e conseguente pericolosità della struttura, il problema di un rischio certificato da alcuni anni di distaccamento degli intonaci nei corridoi della scuola, l’uscita della scala di sicurezza su Piazza Spetia non ancora ultimata e i lavori presenti su Corso Amendola che ne impedivano il transito celere in caso di emergenza.
Oggi la situazione si è modificata: la chiesa di San Filippo è stata messa in sicurezza, per gli intonaci abbiamo provveduto ad appaltare i lavori, che verranno ultimati prima dell’inizio delle lezioni, i lavori su Piazza Spetia e Corso Amendola sono stati ultimati. La scuola di Cantalupo invece, avendo avuto il nulla osta il 25 giugno, pur avendo l’Amministrazione presentato il progetto dei lavori il 27 giugno, a causa del periodo di ferie, è tuttora interessata dai lavori finalizzati alla messa a norma dell’edificio e alla scala di sicurezza a seguito di un finanziamento di € 120.000. E’ stato possibile richiedere tale finanziamento grazie alla delocalizzazione della scuola media e gli interventi di messa in sicurezza hanno evitato la chiusura a breve della scuola di Cantalupo, garantendoci la possibilità di un plesso rispondente ai parametri di sicurezza stabiliti. La volontà dell’Amministrazione è che i lavori a Cantalupo proseguano senza interruzioni, in modo da poter garantire un plesso sicuro, di cui poter disporre in caso di necessità. Pertanto per evitare i disagi del cantiere, in quanto i lavori si svolgeranno inizialmente al primo piano per continuare al piano terra in assenza di alunni, e visto che le criticità ostative per la scuola di San Filippo sono state superate, l’Amministrazione Comunale ha predisposto la ricollocazione della scuola media a Bevagna, nella sede tradizionale. Maggiori dettagli verranno comunicati ai genitori, docenti ed insegnanti che parteciperanno all’incontro fissato giovedì 7 Settembre alle ore 18.30 presso l’Aula Magna della scuola Primaria di San Francesco”.
“Colgo l’occasione – termina la Falsacappa – per ringraziare la Dirigente Scolastica, gli insegnanti, il personale ATA, i rappresentanti d’istituto e di classe, i genitori, gli alunni, la popolazione e la Pro Loco Cantalupo per aver contribuito con l’Amministrazione Comunale a gestire l’emergenza post-sisma in modo collaborativo. In questo anno dall’insediamento l’Amministrazione si è impegnata, ottenendo l’inserimento della scuola di Cantalupo nei finanziamenti per la sicurezza (€ 120.000), 1 milione e 500 mila euro per l’adeguamento sismico della scuola di San Francesco, inserito nel primo blocco di finanziamenti. Il nostro obiettivo è di migliorare ogni plesso scolastico, perché sia più sicuro per i nostri alunni e tutto il personale della scuola. Tuttavia nella piena consapevolezza che i nostri edifici non potranno mai essere anti-sismici, che le vie di esodo, essendo il nostro un paese medievale, non sono sicure, continuiamo a percorrere la strada che ci porterà a realizzare una scuola nuova, antisismica, fuori dal centro urbano. Questo vuol dire non perdere il treno in un periodo in cui i fondi per le scuole ci sono. Dobbiamo fare nostro il monito che viene dato a livello regionale e cioè costruire scuole nuove a fronte di edifici antichi adibiti a scuola, collocati in borghi belli artisticamente ma con una viabilità complessa. Dobbiamo cogliere questa opportunità che è il sogno di tutta la nostra comunità. Ce la possiamo fare!”.