Castiglione del Lago, gioco d’azzardo: sempre più minori nella rete, incontro al Caporali

CASTIGLIONE DEL LAGO – Le dimensioni della “ludopatia” sono sottostimate, soprattutto per quanto riguarda il coinvolgimento dei minori. Lo hanno scoperto, occupandosi in prima persona del fenomeno, gli studenti castiglionesi che, tra ottobre 2014 e febbraio 2015, si sono documentati ed hanno effettuato un censimento delle slot machine presenti sul territorio comunale.

Una ricerca capillare, effettuata nell’ambito del progetto “Disubbidienza Creativa”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Castiglione del Lago per l’anno 2014/15 e realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale “Trasimenoteatro”. Un percorso che ha coinvolto, in orario extrascolastico, 20 ragazzi del terzo anno della Scuola media e 25 ragazzi della scuola superiore dell’Istituto omnicomprensivo Rosselli-Rasetti e che vedrà il suo felice epilogo sabato 21 febbraio, al Cinema-Teatro “Caporali” con l’incontro-spettacolo “Giù le mani o… ti rovino”.

Oggetto dello spettacolo, come anche del progetto in questione, appunto il gioco d’azzardo patologico e le sue implicazioni. “Abbiamo scoperto insieme – si legge nella relazione finale – che nel nostro territorio il problema è sottostimato e molto diffuso anche tra i minori, soprattutto tra quelli non occupati e che non frequentano la scuola”. Gli studenti, dopo il lavoro di ricerca e documentazione, hanno prodotto un power point e lavorato alla realizzazione di un cortometraggio dal titolo “Libero”, con il quale si vuole trasmettere il messaggio che “ogni gioco può diventare pericoloso, che ogni dipendenza priva della libertà e che conoscere, sapere, rende più forti e consapevoli e meno fragili”.

L’incontro di sabato prossimo, nel quale sarà presentato anche il videoclip “Libero”, inizierà alle ore 10,30 con il saluto introduttivo della dirigente scolastica Eleonora Tesei e dell’assessore comunale alle politiche sociali Alessio Meloni. Previsti gli interventi della psicoterapeutica Cinzia Borgonovo e dell’educatore Amilcare Biancarelli.

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