Castiglione del Lago, il Pd: “Lezione di democrazia”
CASTIGLIONE DEL LAGO – Per la seconda volta da Castiglione del Lago una lezione di democrazia e grande partecipazione.
E’ questo il risultato più forte ed evidente delle primarie aperte organizzate dal locale partito democratico che ha coinvolto quasi un quarto dell’elettorato in un clima sereno e costruttivo.
Così il commento del sindaco uscente (nonché segretario del PD Trasimeno) Sergio Batino:
“Grazie ai tanti cittadini che si sono mobilitati dando valore e serietà alla politica che deve essere cosa di tanti e non di pochi, grazie ai candidati che con impegno e senza mai degenerare hanno sostenuto le loro proposte per il futuro del nostro comune e del Trasimeno, grazie al partito Democratico di Castiglione del Lago che ha bene saputo gestire l’iniziativa ed al quale spetta ora il compito più delicato di stringere intorno al vincitore tutte le sue componenti.
Un lavoro di squadra e soprattutto un grande approfondimento con il territorio delle tematiche che riguardano sviluppo, crescita, sicurezza e coesione sociale. Infatti, pur nelle differenze, ogni candidato ha espresso un programma e delle idee da portare come contributo a tutta la coalizione per affrontare la campagna elettorale vera e propria della prossima primavera.
Quantità e qualità sia di candidati che di proposte programmatiche che si sono fuse insieme ed hanno portato al grande risultato di partecipazione di domenica scorsa.
Una esperienza che potrà essere di esempio anche per gli organismi regionali del PD, i quali hanno avallato il nostro modo di interpretare la politica, con il pieno coinvolgimento dal basso della base, dei simpatizzanti, dei volontari e di tutti coloro che hanno a cuore questo territorio.
Congratulazioni al vincitore Matteo Burico e onore e merito agli altri partecipanti Alessio Meloni e Mariella Spadoni, nella consapevolezza che c’è bisogno di tutti per le prossime scadenze elettorali e che solo uniti si potrà respingere una destra disattenta ai temi sociali ed incapace di costruire sviluppo.
Le vicende nazionali dimostrano che con le promesse irreali e le parole forti non si aiuta il paese ma lo si mette in crisi e noi abbiamo il dovere di impedire che questo accada anche al nostro comune ed al resto dell’Umbria.”