Castiglione del Lago, l’amministrazione comunale risponde alle accuse sul parcheggio del Poggio
CASTIGLIONE DEL LAGO – Non si placano le polemiche sul parcheggio di Via Belvedere a Castiglione del Lago. Dopo la distribuzione di un volantino anonimo nelle strade e nelle piazze del paese e le pesanti accuse rivolte all’Amministrazione attraverso i “social”, il gruppo di maggioranza ha redatto una dura nota.
«Negli scorsi giorni è sorta una polemica piuttosto aspra, in particolar modo sui social network, con riferimento al previsto parcheggio del capoluogo in Via Belvedere Nord. Al riguardo, occorre rimarcare che la dichiarata volontà di “salvare il poggio” appare espressione di una visione della progettualità in questione non aderente alla realtà dei fatti. Si è già chiarito con una apposita conferenza stampa e tramite l’illustrazione del tecnico comunale progettista dell’opera che l’intervento non prevede in alcun modo l’utilizzo di materiali quali cemento o asfalto, né tanto meno l’espianto degli ulivi presenti in loco, ma semplicemente il “riporto” di terra». La maggioranza sostiene il fatto che la realizzazione sarà attuata con tecniche di ingegneria naturalistica, nell’ottica di conclusione dei lavori in breve tempo, con ridotto disagio per la cittadinanza ed i turisti.
«Ciò potrà dare un’importante, seppur non risolutiva, risposta all’esigenza di parcheggi nell’acropoli, aumentata dal sensibile potenziamento del presidio ospedaliero di Castiglione del Lago – prosegue la nota – finalmente divenuto centro di riferimento sanitario per l’intera area del Trasimeno, nell’ambito di un piano di riordino che ha razionalizzato il ruolo dei vari centri del comprensorio. A fronte di ciò e del fatto che il progetto risale ad oltre sei anni fa, è stato sottoposto a valutazione d’incidenza ambientale ed ha ricevuto il parere favorevole e senza prescrizioni di sorta della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell’Umbria, si è innescato un meccanismo di “tiro al bersaglio”, che in taluni casi è sconfinato in gravi forme di diffamazione».
La nota prosegue con una polemica sottolineatura sui promotori del comitato: «Peraltro, abbiamo visto in prima linea in questa polemica anche le consorti degli esponenti di vertice di Progetto Democratico, una delle quali, in particolare, portavoce del comitato, ha dichiarato l’apoliticità delle sue posizioni e la mancanza di strumentalizzazione politica delle stesse. Ci si consenta di dire che l’affermazione è “grottesca” ed “offende” l’intelligenza del lettore e dei cittadini: che gli stretti familiari di chi capeggia una forza che sta all’opposizione da otto anni (pur continuandosi, chissà perché, a dichiararsi di centro-sinistra) neghino le finalità politiche delle proprie azioni è non solo non credibile, ma soprattutto inaccettabile».
Il comunicato si conclude con la denuncia del volantino di sabato scorso: «In questo clima si è aperta una “campagna” di volantinaggio anonimo condita di farneticazioni varie e pseudoironia, che si qualifica da sola e per la quale saranno esperite le opportune azioni nelle sedi preposte. Comprendiamo però la scelta dell’anonimato, atteso che quando si dicono “idiozie in libertà” è sempre meglio non metterci la faccia: magari si potrebbero definitivamente fugare i dubbi sull’effettivo spessore degli autori. Ciononostante, questa maggioranza è non solo pienamente disponibile al dialogo, ma ben lieta di confrontarsi su proposte concrete, fattibili, tecnicamente ed economicamente sostenibili, atte a risolvere nel breve l’oggettiva problematica dell’esiguità dei parcheggi nel centro storico. Restiamo in attesa».