Città di Castello, confronto con Regione e Provincia sulle strade dell’Alto Tevere
CITTA’ DI CASTELLO – “Insieme ai sindaci dell’Altotevere abbiamo ribadito ai rappresentanti di Regione e Provincia la necessità di interventi urgenti sulle strade di competenza sovraterritoriale e abbiamo avanzato la richiesta di condurre un’ulteriore valutazione sulla possibilità del passaggio alla gestione dell’Anas delle arterie del comprensorio di interesse regionale ed interregionale, prendendo l’impegno come amministrazioni del territorio di redigere una lista di priorità condivisa che permetta di investire nel miglior modo possibile i primi 480 mila euro già previsti per la manutenzione della nostra viabilità nel 2018 e le ulteriori risorse che auspichiamo vengano stanziate dall’esecutivo regionale nel prossimo anno a fronte di esigenze improcrastinabili”.
L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondisintetizza così le conclusioni della seduta della seconda commissione consiliare “Assetto del Territorio” convocata dal presidente Luciano Tavernelli alla presenza del responsabile della Direzione Governo del Territorio e Paesaggio, Protezione Civile, Infrastrutture e Mobilità della Regione Umbria Diego Zurli, in rappresentanza dell’assessore Giuseppe Chianella, e della consigliera provinciale con delega alla Viabilità Erika Borghesi, insieme al dirigente dell’Area Viabilità e Trasporti Giampiero Bondi e al referente di zona Simone Bettoni. All’incontro hanno preso parte anche il consigliere provinciale Enea Paladino, i sindaci di Montone, Mirco Rinaldi, di Monte Santa Maria Tiberina, Letizia Michelini, e di Lisciano Niccone, Gianluca Moscioni, e l’assessore comunale tifernate Rossella Cestini.
Relazione Provincia di Perugia. La consigliera Borghesi ha tracciato un quadro completo della situazione della viabilità di competenza e ha elencato le 12 strade umbre che l’Anas ha recentemente preso in carico tra le quali nessuna in Altotrevere nonostante la proposta dell’ente, ricordando come le funzioni in materia siano state conferite dalla legge 56/20144 (Legge Delrio) e che le Province di Perugia e Terni gestiscono anche la viabilità regionale, sulla base del trasferimento da parte della Regione dei compiti di progettazione, costruzione, vigilanza e manutenzione. La provincia di Perugia è la nona più estesa d’Italia, con 59 comuni, 1.980 chilometri di strade provinciali e 680 chilometri di strade regionali, alle quali si aggiungono migliaia di ettari di pertinenza stradale (banchine, scarpate, fossi di scolo), centinaia di chilometri di barriere stradali, più di 5.000 opere d’arte (ponti, muri di sostegno, barriere paramassi). Nel far presente che il comprensorio dell’Altotevere gestisca 300 chilometri di strade con otto agenti tecnici, Borghesi ha fornito una ricostruzione analitica delle risorse a disposizione della Provincia di Perugia provenienti da finanziamenti statali, finanziamenti regionali e fondi propri dell’ente. Negli ultimi due anni lo Stato ha erogato per la manutenzione straordinaria dei piani viari delle strade provinciali 2 milioni 310.000 euro con il decreto legge 160/2016 (interventi completati nel 2017) e 3 milioni 698.000 euro con decreto legge 50/2017 (interventi programmati e da realizzare nel 2018). La Provincia ha destinato risorse proprie per 500 mila euro, provenienti da alienazioni patrimoniali, alla manutenzione straordinaria dei piani viari delle strade provinciali (interventi completati nel 2017), mentre la Regione Umbria nel 2015 ha erogato all’ente 3 milioni 935.316,66 euro, di cui 2 milioni 696.930,30 euro per la manutenzione straordinaria dei piani viari delle strade regionali e 1 milione 238.386,36 euro per la manutenzione straordinaria dei piani viari delle strade provinciali (interventi realizzati nel 2016 e nella primavera del 2017). Inoltre nel 2016 la Regione ha destinato 1 milione 815.827,27 euro, di cui 1 milione 261.151 per la manutenzione straordinaria dei piani viari delle strade regionali e 554 mila 676,27 euro per la manutenzione straordinaria dei piani viari delle strade provinciali (interventi realizzati nel 2017).
Il parco automezzi della Provincia, in gran parte obsoleto è stato ammodernato tra 2016 e 2017 con 900 mila euro destinati all’acquisto di nuovi veicoli e attrezzature. Nel biennio 2016-2017 sono stati investiti nell’Altotevere quasi 900 mila euro per interventi su piani viari delle strade regionali che hanno riguardato specifici tratti e provinciali e altri interventi su barriere e opere d’arte. Nel bilancio della Provincia appena approvato per il comprensorio dell’Altotevere sono state impegnate risorse pari a 480 mila euro che riguardano interventi per di rifacimento dei piani viari sulle strade provinciali e che verranno realizzati tra la primavera e l’estate del 2018. “Risorse importanti, ma certamente del tutto insufficienti”, ha riconosciuto Borghesi, nel far presente che “occorrerebbe un piano straordinario di interventi sui piani viari per riportare lo stato di manutenzione della rete regionale e provinciale a un livello accettabile”.
Dibattito. In apertura di dibattito il presidente Tavernelli ha fatto presente che l’Anas, pur invitata, abbia comunicato la propria impossibilità ad intervenire e ha auspicato che la riunione, convocata sulla base della mozione presentata in consiglio comunale per richiedere il passaggio alla gestione della stessa Anas delle strade provinciali e regionali del comprensorio, “possa segnare l’inizio di una collaborazione tra i comuni sul piano comprensoriale”. Nel suo intervento l’assessore Secondi ha ricordato “la strategicità delle strade provinciali e regionali per i comuni dell’Altotevere” e ha fatto presenti “le criticità rilevanti che presentano tutte le arterie, segnalate da amministratori e cittadini con petizioni, sulle quali insistono problemi a carico dei manti stradali, ma anche seri dissesti idrogeologici”, in particolare a San Leo Bastia, San Secondo, Trestina, Volterrano e Lerchi. A chiedere interventi urgenti per risolvere i problemi legati agli smottamenti, oltre che la manutenzione ordinaria dei fossi e il taglio dell’erba, sono stati i sindaci Rinaldi, Moscioni e Michelini, che hanno ricordato il documento comprensoriale in merito alle questioni sollevate inviato dai primi cittadini locali alla Provincia. A sollecitare l’intervento sulla strada provinciale 105 di Trestina, oggetto anche di una petizione popolare, è stato Marco Gasperi (M5S), che ha chiesto anche conto della situazione del ponte dismesso nella stessa frazione tifernate. A chiedere “un impegno finanziario più consistente della Regione Umbria nei confronti della Provincia a fronte di una situazione drammatica della viabilità” è stato il consigliere provinciale Paladino, che ha sollecitato la soluzione dei problemi di rapporti tra i due enti e indicato la priorità di intervento sulle arterie che fanno parte del cammino di San Francesco. A ribadire la necessità di dare seguito al passaggio della gestione delle strade provinciali e regionali del comprensorio all’Anas è stato Vittorio Morani(Psi), che ha rilevato una criticità nell’assenza della stessa Anas al tavolo, invitando a “definire una lista di priorità di intervento su scala territoriale per facilitare la soluzione delle principali problematiche”. Dalla consigliera Ursula Masciarri (Psi) è venuta la richiesta di ricomprendere nel quadro delle strade dell’Umbria recentemente passate alla gestione dell’Anas anche i percorsi dell’Altotevere. “E’ necessario far presente al Ministero che in Umbria c’è una fetta di territorio completamente scoperta da questo tipo di intervento, con importanti percorsi di valenza interregionale come l’Apecchiese”, ha detto Masciarri. A invitare a prendere atto del fatto che “il passaggio ad Anas alla luce della situazione attuale appare senza prospettiva” è stato Nicola Morini (Tiferno Insieme), che ha invitato la Regione a prendersi carico direttamente della responsabilità delle strade di valenza interregionale, come le provinciali 104 e 105 e l’Apecchiese. Nel parlare di “una situazione che certifica il fallimento della riforma costituzionale che ha riguardato il riordino delle Province”, il consigliere Riccardo Augusto Marchetti (Lega Nord) ha auspicato che si arrivi all’applicazione di “una gestione federalista dei soldi degli umbri, che potrebbero essere spesi utilmente per risolvere i problemi di viabilità”. Nel ricondurre i problemi della viabilità al 2001 quando la competenza venne trasferita dallo Stato alle Regioni, alle quali solo per i primi anni ha fatto seguito il trasferimento delle risorse necessarie dal governo centrale, il dirigente regionale Zurli ha anticipato l’intenzione dell’esecutivo umbro di valutare per il 2018 l’accensione di un mutuo per disporre di risorse aggiuntive da destinare alle strade, invitando le amministrazioni del comprensorio a definire le priorità di intervento al fine di favorire la destinazione dei fondi necessari. Quanto al passaggio all’Anas delle strade del comprensorio, Zurli ha fatto presente come, dopo il ritorno alla rete nazionale di 12 strade umbre per 250 chilometri deciso ad agosto scorso in sede di Conferenza Unificata, resti sostanzialmente uno spiraglio solamente per l’Apecchiese, che era nel pacchetto delle proposte della Provincia e sulla quale ancora la Regione Marche non ha chiuso l’accordo con il Ministero competente. In sede di replica, la consigliera Borghesi ha preso l’impegno di dare seguito alle principali sollecitazioni giunte per le arterie del comprensorio, sia sul versante della manutenzione ordinaria che su quello della manutenzione straordinaria, facendo presente che l’opera di riorganizzazione dell’ente sul versante della gestione della viabilità sta dando incoraggianti risultati operativi.