Città di Castello, confronto sulle politiche sociali con i sindacati. Bassini: “Apriremo un tavolo comprensoriale permanente”
CITTA’ DI CASTELLO – “Con questo primo confronto con i sindacati entriamo a tutti gli effetti nella fase operativa del lavoro della Zona Sociale 1, che avrà come tappa fondamentale l’apertura di un tavolo permanente con i Comuni del comprensorio, l’Usl Umbria 1 e le organizzazioni sindacali per inquadrare le principali problematiche delle comunità altotiberine e definire le politiche da mettere in campo, garantendo livelli uniformi di prestazioni su tutto il territorio di riferimento”.
E’ quanto dichiara l’assessore al Sociale Luciana Bassini dopo l’incontro nella residenza municipale di piazza Gabriotti con le segreterie dei sindacati confederali Cgil e Spi-Cgil, rappresentati da Alessandro Piergentili, Patrizia Venturini e Bruno Allegria, Cisl e Fnp-Cisl, con Alessandro Mencaccini e Corrado Campanelli, Uil e Uil-Uilp, con Piergiovanni Egidi, che ha permesso di avviare una ricognizione delle problematiche di maggiore impatto sociale sulle comunità locali. “Le nuove povertà determinate dalla crisi economica, la terza età e le condizioni di non-autosufficienza, i temi della tutela dei minori e della disabilità, della prevenzione e dell’assistenza integrata, dell’organizzazione e dell’accesso ai servizi sono stati tra gli argomenti di un confronto che ha permesso di focalizzare le priorità dell’azione che sarà portata avanti in modo concertato”, sottolinea Bassini, che preannuncia per lunedì 20 febbraio la riunione della conferenza di zona con gli assessori al Sociale dei Comuni del comprensorio, con cui verranno ulteriormente definiti percorso e modalità di lavoro del tavolo permanente della Zona Sociale 1. “L’interlocuzione che abbiamo aperto con l’assessore Bassini come capofila comprensoriale e che ci porterà al confronto con tutti i Comuni della vallata e con l’Usl Umbria 1 – sottolinea Piergentili della Cgil – è fondamentale per gestire in modo concertato le risposte in termini di servizi e progetti alle problematiche e alle situazioni di disagio che registriamo nel territorio, dal quale emergono in maniera pressante i bisogni di fasce d’età differenziate che stanno vivendo le pesanti conseguenze della crisi economica attuale, ai quali la gestione associata dei servizi che sarà garantita dalla Zona Sociale 1 rappresenta una soluzione sicuramente positiva”.