Città di Castello, gare Asl e trasporto pazienti dializzati: interrogazione della Lega
CITTA’ DI CASTELLO – Durante un controllo della Polizia stradale al conducente di un auto di Italy Emergenza per il trasporto di pazienti dializzati, è emerso che non fosse in possesso dell’abilitazione a guidare quel mezzo. Altri controlli hanno portato al sequestro di altri due mezzi per le stesse irregolarità su un parco macchine per il trasporto di pazienti dializzati di cinque. Partendo da questo episodio il capogruppo della Lega in consiglio comunale Marcello Rigucci e la consigliera Linda Innocentini chiedono in un’interrogazione se “Lo stesso accada anche in altri ospedali”. “Più volte, sia in Regione, che in Provincia e in Comune abbiamo segnalato il metodo scorretto delle procedure e della formulazione dei bandi di gara che ad esempio porta nella gara per il servizio di 118 all’aggiudicazione di Italy Emergenza per 1 milione e 250mila euro ma terminando l’appalto con un costo di circa 1 milione e 700mila. Per il trasporto pazienti dializzati – scrive Rigucci – la prima offerta del bando era 2.10 euro a servizio per ItalyEmergenza e 1,70 euro per altri partecipanti. A tutti e due è stato chiesto di effettuare un ribasso dell’offerta, secondo una procedura insolita. La scelta poi non è caduta su chi aveva proposta un ribasso fino a 1.20 ma a Italy Emergenza con 0.80 euro. Che cosa è successo nel frattempo? Ci sono accordi nascosti? Nella gara per il trasporto di Emanochimici è ancora Italy Emergenza a vincere con un aumento del 24% rispetto al gestore precedente”. “Tutto è avvenuto – prosegue Rigucci – a discapito delle altre associazioni in regola con tutti i criteri, Uomini, mezzi e permessi. La compilazione del bando di gara nei metodi e nella forma unidirezionale di fatto ha escluso tutti gli altri partecipanti alla gara . Si tratta di un bando creato su misura?” si chiede nell’interrogazione. “Non è ammissibile che l’appaltatore non garantisca l’efficienza di questo importante servizio, violando il codice della strada, i diritti del malato e le autorizzazioni pubbliche necessarie. Per questo chiedo una corretta formulazione dei bandi di gara , ad ampia partecipazione e trasparenza; la revoca delle concessioni dei vari appalti, attivando la richiesta risarcitoria e il rimborso del contributo erogato, la verifica della regolarità nell’impiego delle figure dipendenti ed infine di parlarne in commissione con i vertici della Asl Umbria 1 e della Regione.