Città di Castello, i consiglieri comunali della Lega chiedono una commissione sulla gestione dei richiedenti asilo
CITTA’ DI CASTELLO – I consiglieri comunali della Lega Nord Riccardo Augusto Marchetti e Valerio Mancini chiedono formalmente la convocazione della terza commissione permanente “Servizi e partecipazione” per ricevere dall’amministrazione comunale “tutte le informazioni aggiornate riguardo alla presenza di richiedenti asilo nel territorio comunale e alle strutture dedicate a tale servizio”. Con l’istanza, presentata ai sensi dell’art.15 del regolamento del consiglio comunale, si sollecita a invitare alla seduta dell’organismo consiliare “tutti i responsabili degli enti gestori dell’accoglienza operanti nel territorio comunale, il prefetto o un suo delegato e il dirigente della competente USL”. Per Marchetti e Mancini all’ordine del giorno della riunione dovranno essere posti argomenti precisi, che permettano di approfondire la tematica e sviluppare un percorso di confronto, quali “il censimento aggiornato delle presenze e delle strutture divise per tipologie di accoglienza, la relazione degli enti gestori circa l’esercizio delle loro prestazioni ed esame delle criticità, il monitoraggio delle realtà pubbliche e private ulteriori, coinvolte a vario titolo nell’accoglienza, l’Ipotesi di trasformazione della commissione in un tavolo permanente-osservatorio”. In presenza dell’aumento costante dell’arrivo sulle coste italiane di profughi e di un innalzato livello di criticità nel rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni dovuto alla gestione dell’accoglienza dei richiedenti asilo politico, anche per effetto delle recenti inchieste della magistratura, gli esponenti del Centrodestra ritengono che “costruire e presidiare un perimetro di assoluta trasparenza e legalità a beneficio di tutti rappresenti una fondamentale attività degli enti pubblici nella salvaguardia della qualità della democrazia locale”. “E’ compito dell’ente, nei suoi organi, tra cui quello consiliare, effettuare un capillare e costante controllo in ordine alle presenze di richiedenti asilo politico sul proprio territorio – sostengono Marchetti e Mancini – ma anche vigilare sulla precisa attuazione delle azioni a carico dei soggetti gestori dell’accoglienza, in conformità a quanto disciplinato dalle linee dei bandi pubblici che regolano l’assegnazione dei fondi e le regole dell’accoglienza, e garantire e tutelare la propria cittadinanza in ordine a eventuali problemi di sicurezza e alla prevenzione dei rischi sanitari e, più in generale, di ogni sorta di degrado”.