Città di Castello, il potenziamento del polo di Belladanza in commissione “Assetto del territorio”
CITTA’ DI CASTELLO – “Belladanza è oggi l’unica discarica pubblica che funziona in Umbria, grazie alla professionalità con cui Sogepu gestisce l’impianto e grazie a una programmazione lungimirante da parte dell’amministrazione comunale, che, nel rispetto della pianificazione regionale e di quella dell’ex Ati 1 in materia di rifiuti, oggi ci porta a dare seguito al potenziamento del polo impiantistico senza alcun nuovo ampliamento, ma semplicemente in attuazione di quanto già deliberato dal consiglio comunale nel 2014”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha presentato così nella seduta della commissione “Assetto del Territorio” di ieri pomeriggio la delibera che, dietro il parere positivo dell’Auri e ai sensi della convenzione in atto sul diritto d’uso del sito, la giunta comunale si appresta ad approvare per concedere a Sogepu il nullaosta alla realizzazione delle opere di completamento relative al potenziamento della discarica per rifiuti non pericolosi di Belladanza, in conformità alla pianificazione di settore e alla normativa vigente. Con l’atto si darà seguito per stralci successivi al raggiungimento della volumetria utile già autorizzata di 403.650 metri cubi, che risulta inserita nel Piano d’Ambito dell’ex Ati 1 (ora Auri), sulla base della richiesta avanzata in tal senso dalla Regione del 2014. “Portare l’atto in commissione – ha puntualizzato l’assessore Massimo Massetti – risponde alla volontà di assicurare la massima trasparenza a questa procedura e di rispettare il ruolo istituzionale del consiglio comunale”. All’illustrazione tecnica dell’atto e del percorso procedurale che storicamente ha avuto l’intervento di potenziamento del polo impiantistico di Belladanza da parte del dirigente comunale Paolo Gattini, è seguito l’approfondimento delle prospettive della gestione e del trattamento dei rifiuti nell’impianto con il presidente di Sogepu Cristian Goracci e il direttore Ennio Spazzoli. A richiamare l’attenzione su una saturazione più rapida del previsto della discarica di Belladanza per gli elevati flussi di rifiuti registrati in questi mesi dall’ex Ati 2 è stato Vincenzo Bucci (Castello Cambia), che ha espresso “il timore di un possibile ulteriore ampliamento” dell’invaso per lo stoccaggio dei rifiuti e ha chiesto che il piano industriale di Sogepu “venga aggiornato e riportato in consiglio comunale”. D’accordo su questa esigenza anche Nicola Morini (Tiferno Insieme), che ha giudicato “ormai superata dagli eventi la pianificazione presentata dall’azienda all’assemblea comunale circa un anno fa, sia dal punto di vista economico e finanziario, che tecnico, con particolare riferimento a possibili problematiche di assestamento della discarica per l’accumulo più rapido del previsto dei volumi di rifiuti”. Nel chiedere chiarimenti sul completamento del potenziamento della discarica e nell’auspicare che ci sia “una pianificazione in prospettiva generazionale, non solo badando a fare cassa”, Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia) ha richiamato l’attenzione sulla necessità di conoscere l’orizzonte di saturazione dell’impianto e le condizioni, anche economiche, del ripristino post-mortem “di un sito per il quale più di dieci anni fa si parlava di chiusura”. A sottolineare “il valore di un lavoro dell’amministrazione comunale e di Sogepu che oggi assicura la disponibilità di un impianto pienamente in sicurezza” è stato Vittorio Morani (Psi), che ha chiesto chiarimenti sull’iter di potenziamento e sulla conferma della previsione di esaurimento in circa 10 anni dell’impianto. “Stiamo andando dietro a un piano regionale dei rifiuti superato”, ha sottolineato Valerio Mancini (Lega Nord), che ha messo in evidenza “i danni per la gestione dell’impianto in termini di durata e in termini ambientali derivanti dalla necessità di assorbire ingenti quantitativi da altri territori”, chiedendo conto delle dimensioni economiche del conferimento dall’ex Ati 2 e condividendo timori e perplessità sul possibile determinarsi di un ulteriore ampliamento in relazione alla crisi degli impianti regionali. “Non vorrei che visto che siamo stati tanto bravi diventassimo la discarica di tutta l’Umbria”, ha ammonito Giovanni Procelli(La Sinistra) nel sottolineare come sia “indispensabile che le istituzioni regionali preposte si attivino per riaprire gli altri impianti” e nel preannunciare una “mobilitazione politica qualora si determinasse l’arrivo di ulteriori rifiuti da territori che non siano l’Alta Umbria”. A sottolineare come “la consiliatura 2011-2016 abbia portato Belladanza a essere una risorsa per il territorio come polo di trattamento e smaltimento rifiuti, nell’ambito di un percorso di assoluta lungimiranza”, è stato Gaetano Zucchini (Pd), che ha chiesto il pieno riconoscimento di un adeguato indennizzo per il disagio ambientale connesso all’arrivo di rifiuti dall’ex Ati 2 e ha giudicato “improponibile che la progettazione efficace di cui siamo stati capaci a Città di Castello possa compensare disorganizzazioni ed emergenze di altri”. D’accordo sulla sottolineatura della positività di una programmazione che ha permesso, tra le altre cose, di valorizzare Sogepu con l’affidamento della discarica di Belladanza si è detto Mirko Pescari (Pd), che ha dato atto ai vertici dell’azienda del corretto operato nella gestione dell’impianto e ha posto l’esigenza che i risultati ottenuti da Città di Castello vengano fatti pesare adeguatamente nel contesto regionale. “Il potenziamento della discarica è unico, gli stralci funzionali previsti per questo obiettivo erano tre e oggi l’esigenza è di poter fare lavori che rispetteranno la volumetria già autorizzata”, ha spiegato il presidente di Sogepu Goracci. Sull’attuale conferimento di rifiuti dall’ex Ati 2 è stato chiarito che non si tratti altro che della restituzione in termini di smaltimento di volumetrie di quello che era stato concesso a Città di Castello e all’Altotevere dagli accordi del 2011. “Le circa 40 mila tonnellate residuali verranno ricevute a Belladanza fino al prossimo ottobre”, ha detto Goracci, che ha annunciato per settembre-ottobre la presentazione in consiglio comunale dell’aggiornamento del piano industriale di Sogepu. “Finora – ha spiegato – non è stato possibile procedere in tal senso per la necessità di recepire pienamente nella nuova programmazione gli effetti economici derivanti dalla gara da 2 milioni e mezzo di euro vinta nell’area dei comuni di Foligno per la gestione della raccolta dei rifiuti, per la quale stiamo avviando le attività di subentro, e dall’entrata in funzione a luglio dei nuovi impianti di trattamento a Belladanza”. A chiarire ulteriormente che “la discarica verrà ampliata nel sito attuale, sopra il nuovo invaso già realizzato, senza che ne vengano creati altri”, è stato il direttore Spazzoli, che ha puntualizzato come “l’azienda per prima abbia tutto l’interesse a che la discarica rispetti i tempi di esaurimento ipotizzati per il 2027 e possa supportare così l’attività degli impianti di trattamento”. Per garantire il massimo sfruttamento della disponibilità impiantistica a giugno inizierà a lavorare un nuovo compattatore, mentre è stato chiarito che non sussistono preoccupazioni per l’assestamento delle volumetrie finora conferite, grazie all’efficacia dei mezzi attualmente a disposizione dell’azienda. Quanto al post-mortem Spazzoli ha chiarito che ci sono già accantonamenti nell’ordine dei 400 mila euro, che verranno ulteriormente incrementati.