Città di Castello, la Commissione avvia un’istruttoria tecnica sugli sgravi per le agenzie che comprano energia di fonti rinnovabili
CITTA’ DI CASTELLO– La seduta della commissione “Programmazione Economica” riunita per la valutazione della concessione di eventuali forme di incentivazione alle aziende che coprano almeno il 40 per cento della propria produzione finale con energie da fonti rinnovabili si è conclusa con il mandato agli uffici comunali competenti di approfondire la materia e l’impegno del presidente Massimo Minciotti di riconvocare l’organismo entro il 30 giugno prossimo.
Il dibattito, al quale hanno partecipato gli assessori al Bilancio Michele Bettarelli e ai Lavori Pubblici Luca Secondi insieme alla dirigente del settore Bilancio Entrate Tributi Gigliola Del Gaia e alla responsabile del Servizio Attività Produttive Lucia Bonucci, ha permesso di evidenziare il generale interesse a verificare la percorribilità della concessione di forme di incentivazione degli investimenti da parte delle aziende sulle energie rinnovabili, anche nell’ottica degli obiettivi posti dall’Unione Europea, ma pure la particolare complessità della questione in un contesto nazionale dove non ci sono al momento Comuni che abbiano proceduto in tal senso e al cospetto di un quadro normativo da interpretare, che non consente di stabilire al momento eventuali fattispecie di intervento per gli enti locali. “Al di là delle questioni che riguardano la primaria garanzia degli equilibri di bilancio – ha puntualizzato l’assessore Bettarelli – c’è tutta la disponibilità della giunta a valutare l’opportunità di procedere sul versante dell’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, ma anche la consapevolezza che la struttura tecnica e politica del nostro ente ha la necessità di confrontarsi con i livelli istituzionali superiori per affrontare nei termini adeguati la questione e per prendere decisioni che abbiano come obiettivo fondamentale la garanzia di un corretto investimento da parte delle aziende delle risorse economiche eventualmente messe a disposizione”. All’illustrazione del quadro normativo di riferimento da parte del funzionario Bonucci, è seguito l’intervento del consigliere Marco Gasperi (M5S), proponente dell’ordine del giorno sul tema sul quale il consiglio comunale ha deliberato di condurre un approfondimento in commissione, che ha chiesto all’amministrazione di “concretizzare, magari come primo Comune in Italia, l’impegno assunto dalla massima assise cittadina per dare un segnale di aiuto alle aziende che dovranno investire nei prossimi anni per adeguarsi alle disposizioni dell’Unione Europea”.
Nel ricordare come il comune di Città di Castello, aderendo nel 2011 al “Patto dei Sindaci”, abbia già conseguito gli obiettivi della riduzione del 20 per cento del consumo di energia e delle emissioni di CO2 e l’incremento del 20 per cento dell’utilizzo di energie rinnovabili previsti entro il 2020, l’assessore Secondi ha espresso l’esigenza di “seguire l’orientamento del legislatore europeo e nazionale, che sta decelerando sul sostegno fiscale agli investimenti, puntando magari più sugli incentivi urbanistici, ma solo dopo aver compreso se la defiscalizzazione è compatibile con l’incentivazione”, mentre il consigliere Mirko Pescari (Pd) ha proposto di “promuovere una indagine per capire a che punto si trova Città di Castello rispetto al conseguimento degli obiettivi posti dall’Unione Europea e come poter sostenere le imprese nel quadro degli strumenti di incentivazione previsti a livello continentale, nazionale e regionale”. Ad ammonire sull’esigenza di non alzare troppo il tiro è stato il consigliere Vincenzo Bucci (Castello Cambia), che ha indicato la necessità di attrarre capitali in città per rilanciare lo sviluppo del tessuto produttivo, con il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia) che ha invitato a “focalizzare primariamente quanto e come si possa o si voglia investire, in modo da indirizzare il lavoro della commissione e della giunta”. Della “mancanza di una politica industriale del governo sul versante delle energie rinnovabili che rende difficile comprendere come muoversi” ha parlato il consigliere Giovanni Procelli (La Sinistra), mentre il presidente Minciotti (Pd) ha posto la questione delle “modalità di recupero in bilancio delle somme eventualmente destinate agli incentivi” e il consigliere Nicola Morini (Tiferno Insieme) ha richiamato l’attenzione sulla “necessità di garantire eguale trattamento alle nuove aziende che sono obbligate a soddisfare i parametri normativi attuali sulle energie rinnovabili e alle vecchie che non sono nella stessa condizione e verso le quali magari potrebbero essere rivolti gli incentivi”.