Città di Castello, lo studio di pittura di Alvaro e Giuliana Sartenaesi donato al comune grazie al testamento di Silvia Gambini
CITTA’ DI CASTELLO – Lo studio di Alvaro e Giuliana Sartenaesi, tra via dell’Ospizio e via della Montesca, davanti all’ex Cinema Vittoria, è stato destinato al comune di Città di Castello da Silvia Gambini, moglie dell’artista, il cui testamento ha disposto che il cinquanta per cento della nuda proprietà dell’immobile sia dell’Amministrazione comunale, mentre l’usufrutto integrale e l’altra metà spettano al figlio, Piero Sartenaesi. “L’importanza di questo gesto di liberalità è evidente. Sono pochi i tifernati che almeno una volta non si siano chiesti a chi appartenga la costruzione che si affaccia sulla piazza dell’ex Cinema Vittoria, caratterizzata dai una bella architettura liberty” dichiara il vicesindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli, commentando la seduta della commissione “Affari istituzionali” che si è svolta in trasferta nella sede del lascito, “il consiglio comunale dovrà esprimersi in proposito ma il gesto suscita la nostra gratitudine e cercheremo di onorare tale fiducia”. Lo stesso Piero Sarteneasi ha accompagnato nella visita all’interno dell’appartamento che per tanti anni fu studio di pittura del padre e della sorella, frequentato dai maggiori artisti della città e da Alberto Burri, nel quale era stata ricavata anche una serra con un fioriera artigianale in legno per le piante di maggior pregio. “Desiderio di mia madre – ha spiegato ai commissari, guidati dal presidente dell’organismo Filippo Schiattelli – è onorare la memoria di Alvaro e Giuliana, la loro capacità pittorica, destinando l’immobile a mostra permanente dei dipinti che vi si trovano con l’impegno di organizzare almeno una volta all’anno una mostra celebrativa aperta al pubblico. L’idea è di farlo diventare uno studio mostra permanente con eventi periodici”.
Alvaro Sarteanesi, scomparso nel 2005, è stato socio fondatore e presidente dell’Associazione per la Tutela e la Conservazione dei Monumenti dell’Alto Tevere. Amico di Alberto Burri, si formò nell’ambiente artistico fiorentino, sotto la guida del pittore Felice Carena; fra le sue opere soprattutto i paesaggi, i ritratti, fra i quali spicca quello del Maestro Burri, le opere ad affresco, alcune si possono vedere nel Cimitero monumentale, e i tanti restauri effettuati sia in città che nei dintorni. La figlia, Giuliana Sarteanesi, (1955-2010), perfezionatasi all’Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Goffredo Trovarelli, ha affrontato temi e tecniche tradizionali, attraverso un senso del colore estremamente personale. Le sue opere sono state oggetto di una mostra, allestita nell’ambito del Festival Nazioni al Torrione nel 2012, accompagnata da un catalogo con apparato critico. “Lo studio porta a tutt’oggi molte tracce del lavoro artistico compiuto all’interno da Alvaro e Giuliana Sartenaesi, oltre a conservarne molto quadri e questo sopralluogo serve a far conoscere l’entità del legato al consiglio comunale che dovrà esprimersi in proposito” ha detto Filippo Schiatellipresidente della commissione. Generale l’apprezzamento dei consiglieri per le grandi potenzialità degli ambienti e la qualità delle opere che conservano: per Massimo Minciotti, consigliere del Pd, “lo studio potrebbe essere un segmento del rilancio del centro storico, così vicino al Cinema Vittoria e all’ex ospedale”. Anche per Luciano Tavernelli, consigliere del Pd, “rappresenta un luogo simbolo della temperie culturale che Città di Castello visse negli anni 60 e 70, potrebbe far parte dell’itinerario di Burri nel centro storico, insieme alla casa dell’artista”. Andrea Lignani Marchesaniha chiesto un approfondimento su tutti gli elementi di questa generosa donazione, che onora la comunità tifernate. Dobbiamo valutare tutte le implicazioni”. Vittorio Massetti, consigliere del PD, ha voluto dare merito all’amore per la città ed il senso civico di Silvia Gambini mentre per il capogruppo della Lega Marcello Rigucci “le tracce che ha lasciato Sarteneasi sono molto importanti e uno spazio per gli artisti nel centro storico sarebbe utile”.