Città di Castello, nuovo regolamento sui prodotti fitosanitari. Dopo l’estate incontro con i soggetti interessati
CITTA’ DI CASTELLO – “L’attenzione, la sensibilità e la consapevolezza con cui storicamente a Città di Castello sono state sempre affrontate le questioni dell’ambiente e dell’agricoltura sono le stesse con cui intendiamo caratterizzare anche il lavoro di redazione del nuovo regolamento comunale per l’utilizzo dei prodotti fitosanitari, nel quale vogliamo garantire il rispetto delle posizioni di tutte le parti coinvolte e il dialogo che permetta di arrivare a definire scelte che tutelino, sia le aspettative di salvaguardia della salute pubblica, che gli interessi economici espressi dalla collettività”. L’assessore all’Ambiente Massimo Massetti fa il punto sul lavoro di redazione della nuova disciplina comunale in materia che ha avuto un aggiornamento nell’ultima seduta della commissione “Servizi e Partecipazioni”, annunciando che “dopo l’estate l’amministrazione comunale promuoverà un’iniziativa pubblica alla quale, insieme a tutti i soggetti rappresentativi del mondo agricolo e del mondo ambientalista con cui ci stiamo confrontando, inviteremo anche la Regione Umbria, l’Usl Umbria 1 e l’Arpa in modo da avere un quadro chiaro e completo della situazione”.
“In questo modo – puntualizza l’assessore – saremo in grado di definire una proposta di regolamento da portare in commissione e poi in consiglio comunale”. Nella riunione di lunedì scorso l’organismo presieduto da Giovanni Procelli ha proseguito il lavoro di ricognizione e analisi avviato a inizio anno dopo l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale dell’ordine del giorno dei consiglieri del Pd Gaetano Zucchini e Francesca Mencagli, soffermandosi sulle implicazioni per l’ambiente dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari, grazie al contributo dei rappresentanti dell’associazione Progetto Valtiberina e del Comitato a difesa della terra Valtiberina, alla presenza degli assessori Rossella Cestini e Luca Secondi e dei rappresentanti delle associazioni di categoria agricole. “L’agricoltura deve continuare a essere uno dei fulcri dello sviluppo economico del territorio, ma con la garanzia della massima tutela della salute pubblica” è stato il principio espresso da Iacopo Orlando, Nicola Venturini e Stefano Farinelli di Progetto Valtiberina, i quali, nel presentare la proposta di regolamento comunale che è stata base di confronto per la disciplina in materia approvata dal Comune di Citerna, hanno richiamato l’attenzione sulla “necessità che con una normativa di livello comunale il sindaco sopperisca alla regolamentazione insufficiente della deliberazione della giunta regionale dell’Umbria 1429/2016 rispetto al Piano di Azione Nazionale (PAN)”. Il problema del contrasto dei fenomeni di deriva dei prodotti fitosanitari dalle zone di impiego alle aree circostanti in particolare abitative, della tutela della risorsa idrica e della vigilanza sul rispetto delle normative sono stati alcuni degli argomenti del confronto, nel quale Luca Nocentini, Leonardo Piervitali e Alessandro Zangarelli del Comitato per la difesa della terra Valtiberina, sottolineando le preoccupanti situazioni di inquinamento del territorio soprattutto a carico delle falde acquifere e i rischi per l’insorgenza di gravi patologie derivanti dell’esposizione ai prodotti fitosanitari, hanno chiarito come l’esigenza prioritaria sia di “ridurre i pericoli di contaminazione senza mettere in crisi le coltivazioni agricole”. “Una regolamentazione dell’utilizzo dei prodotti fitosanitari non può prescindere dall’affermazione del principio di precauzione, ponendo in essere tutte le azioni che permettano di tutelare la salute pubblica”, hanno sostenuto i rappresentanti del comitato, sottolineando che la questione centrale sia “l’esposizione della popolazione all’utilizzo delle sostanze chimiche, non la loro presenza nei prodotti agricoli e la loro rispondenza alle regole” nel confronto con il presidente della Coldiretti di Perugia Luca Panichi, che ha ribadito: “i primi ambientalisti sono gli agricoltori”.
“Lavoriamo sotto le norme le più stringenti al mondo, nei nostri prodotti in Italia ci sono controlli molto più alti che altrove, anche sul tabacco”, ha aggiunto Panichi, che ha evidenziato come “stando ai dati ufficiali questo territorio non presenta una situazione di inquinamento elevata, come invece accade in altre zone della Penisola, per cui bisogna stare attenti a non diffondere messaggi allarmistici che possono avere ricadute pesanti nell’opinione pubblica, per le attività agricole e anche turistiche”. L’esigenza di assicurare un livello maggiore di informazione e di consapevolezza nella collettività è stata sottolineata dal consigliere Mencagli (Pd), che ha evidenziato “l’importanza di garantire un dialogo aperto e un dibattito costruttivo tra le diverse posizioni nel confronto in commissione”, con Cesare Sassolini (Fi) che ha rimarcato la necessità di raggiungere “punti di incontro tra agricoltori e ambientalisti per arrivare alla redazione di un regolamento comunale capace di sopperire alle carenze normative, se ci sono, e tutelare salute pubblica e interessi economici”. A ribadire “la convinzione e la determinazione del consiglio comunale ad adottare il regolamento comunale” è stato Marco Gasperi (M5S), che ha ammesso le difficoltà su aspetti come il rispetto delle distanze in presenza di accordi regionali preesistenti, ma anche la necessità di garantire informazioni corrette sul lavoro degli agricoltori e sui prodotti utilizzati, mentre Zucchini (Pd), nel rimarcare “la volontà politica di farsi carico di individuare le migliori soluzioni tenendo ben presenti le evidenze scientifiche e il principio di precauzione in un regolamento di prospettiva comprensoriale ma comunque rispettoso delle caratteristiche del territorio tifernate e del lavoro degli agricoltori”, ha riconosciuto la necessità di alzare il livello di attenzione sull’esposizione ai prodotti fitosanitari e sui controlli. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Vincenzo Bucci (Castello Cambia), che ha rilanciato l’esigenza di “prevenire prioritariamente l’inquinamento ambientale, arrivando a una puntuale applicazione del PAN a Città di Castello e in tutto l’Altotevere e alla garanzia di un efficace sistema di vigilanza”, e Nicola Morini (Tiferno Insieme), che ha ribadito la necessità di “superare e disciplinare con il regolamento comunale le questioni non adeguatamente affrontate dalla normativa regionale, per farne un effettivo strumento di tutela della salute pubblica e dell’ambiente”.