Città di Castello, un ragazzo su cinque vittima di bullismo
CITTA’ DI CASTELLO – In Italia il 20 per cento di ragazzi dichiara di essere stato vittima di bullismo, nella metà dei casi on- line, con il 79 per cento degli atti che avviene a scuola, dove il fenomeno interessa il 50 per cento delle classi e un adolescente su due ha assistito a questo tipo di episodi. Sono alcuni dei dati presentati durante il corso di formazione sul tema “Il cyber bullismo nella società dei media: rischi, prevenzione e tutela”, che l’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria ha promosso stamattina a Villa Montesca in collaborazione con il Comune e la Fondazione Hallgarten-Franchetti. Dopi i saluti del vice sindaco e assessore alla Cultura Michele Bettarelli e del presidente della Fondazione Hallgarten-Franchetti Angelo Capecci, con un’esposizione competente e precisa i relatori Maria Rita Bracchini, vice presidente della rete europea antibullismo EAN (European Antibullying Network), e Simone Salcerini, magistrato presso il tribunale di Spoleto, hanno affrontato i temi principali legati al fenomeno sotto il coordinamento della giornalista Maria Pia Fanciulli, consigliere dell’Ordine regionale, evidenziando gli elementi di criticità per il diritto di cronaca e la deontologia giornalistica.
Il disegno di legge a prima firma dell’onorevole Elena Ferrara, attualmente in Parlamento, è stato il punto di riferimento che ha permesso di definire il bullismo e cyber bullismo nelle loro manifestazioni tipiche dell’aggressione, della molestia, finalizzate a creare nelle vittime timore, ansia, isolamento ed emarginazione, che oggi trovano un terreno di espressione non più solo fisico, ma anche virtuale, attraverso la rete telefonica, la rete internet e i social network. Un confronto ampio e approfondito che ha calamitato l’attenzione della numerosa platea di giornalisti presente, stimolando il dibattito sull’estrema varietà di forme nelle quali si manifesta il bullismo (tra le quali il sexting, il child grooming, il cyberstalking) e sulle implicazioni per l’esercizio della professione giornalistica di questioni come il diritto all’oblio. Una mattinata estremamente costruttiva grazie alla bravura e alla preparazione dei relatori, che ha avuto una piacevole parentesi per i giornalisti con la visita guidata dal direttore generale della Fondazione Hallgarten-Franchetti Fabrizio Boldrini alla preziosa biblioteca dei baroni Franchetti, che con i suoi 1.600 volumi e una storia ricca di fascino e riferimenti ai fatti più importanti tra ‘800 e ‘900, nella quale spicca ’esperienza di Maria Montessori, è un patrimonio di straordinario valore di Città di Castello e dell’Umbria.