Concluso il “Festival delle idee Euro-Mediterranee” promosso da FIDEM. Due giorni di stimolanti confronti sulla centralità e sul futuro del Mediterraneo
Perugia – si concluderà in serata la V edizione del Festival delle Idee Euro-Mediterranee promosso dall’Associazione Culturale FIDEM. Due giorni di incontri dibattiti ed attività per capire chi siamo, da dove veniamo e dove stimo andando fissando il focus del dibattito sul ruolo complesso e controverso del bacino del Mediterraneo, tentando di analizzarlo come epicentro di rinnovato interesse per gli equilibri internazionali e alla luce dell’attualità dei temi come immigrazione, diritti umani e terrorismo internazionale.
Il festival si è aperto venerdì presso la sala Multimediale di Palazzo Cesaroni con il seminario-laboratorio internazionale “L’Europa in bilico sull’orizzonte Mediterraneo: conflitti integrazione, identità” al quale hanno partecipato (insieme ad un rapito e nutrito pubblico di giovani studenti) numerosi ricercatori e studiosi collegati da più parti del mondo. I lavori sono stati introdotti dai saluti e dai contributi delle numerose Istituzioni intervenute e particolarmente coinvolte dal tema.
Nel suo intervento di benvenuto Il Presidente dell’Assemblea Legislativa Donatella Porzi che ha ospitato e sostenuto con forza l’iniziativa ha sottolineato come “ventuno anni dopo la dichiarazione di Barcellona tutti i Paesi dell’area europea e mediterranea sono chiamati ad interrogarsi sul ruolo del bacino. Gli sconvolgimenti politici, bellici e umanitari dai quali siamo travolti non avranno una soluzione rapida modificheranno sostanzialmente lo scenario globale nel quale saremo chiamati a muoverci in futuro. Sarà necessario essere preparati, conoscere il ruolo e la storia dell’area per poter maneggiare adeguatamente le possibilità di sviluppo che si apriranno. L’idea di uno scenario in cui la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo dialoghino in modo serrato grazie al ruolo da protagonista che può svolgere il nostro Paese è sicuramente quella che deve guidarci nell’affrontare tali questioni. Cercare il dialogo al posto dello scontro, la cooperazione anziché imposizioni muscolari nei rapporti andando a battere anche sentieri meno consueti ma fondamentali come il dialogo tra religioni o la cooperazione transfrontaliera tra enti locali per cercare punti di incontro da cui partire.”
I temi più attuali hanno tenuto banco durante tutto il dibattito ma gli organizzatori hanno sapientemente adottato un taglio critico e cosciente legando tutte le considerazioni alle opportunità che la cooperazione può offrire all’Unione europea e alle sue politiche di vicinato.
Gli incontri “Donne e minoranze a cavallo tra Europa e Mediterraneo” e “Sviluppo glocale: promuovere lo scambio di buone pratiche tra territori del Mediterraneo” completano i lavori del festival che sono stati impreziositi da contributi innovativi (nella forma e nel contenuto) e dalle esperienze di personalità del mondo scientifico e politico riuniti nel confronto dallo slogan #ILMAREUNISCENONDIVIDE.