Conferenza sul clima, la presidente Marini: “L’Umbria ha una grande responsabilità sul clima e sul risparmio energetico”
TREVI – “Questa Regione in tema di efficientamento e risparmio energetico ha una responsabilità pubblica maggiore. Ciò deriva dalla sua storia millenaria e dalle due figure simbolo della tutela dell’ambiente: Francesco e Benedetto. E’ quanto ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, portando il suo saluto alla sessione conclusiva dei lavori della Conferenza in svolgimento a Trevi da giovedì scorso, sul tema “Energia tra fatti, comunicazione, comunità”. “L’Umbria rappresenta un po’ la summa di una coscienza ambientalista diffusa. L‘idea della salvaguardia della natura e l’uso sapiente delle risorse naturali sono i pilastri dell’azione e del pensiero di San Francesco e di San Benedetto e tutto ciò rappresenta ormai il carattere identitario di questa terra”
La presidente ha quindi sottolineato come proprio sulla sfida di una nuova strategia energetica, basata sulla maggiore efficienza di produzione, distribuzione e consumo di energia, l’ente regionale ha in questi anni realizzato nuove azioni concrete in coerenza con questi principi.
“Vorrei ringraziarvi – ha affermato la presidente Marini rivolgendosi agli organizzatori dell’evento – per aver scelto proprio l’Umbria e Trevi in particolare quale sede di questa conferenza sulle tematiche dell’energia e del rapporto con le comunità locali. Questa città infatti è il simbolo del protagonismo delle comunità locali, delle stesse amministrazioni comunali nel raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficientamento energetico”.
Secondo la presidente “occorre però far crescere di più una cultura diffusa su questi temi. C’è bisogno che non solo le istituzioni regionali e locali, ma le stesse comunità non vivano come semplici adempimenti burocratici le iniziative e gli obiettivi che ci vengono dall’Europa come dal Governo su una nuova strategia energetica. In questa direzione è fondamentale quindi l’informazione e la comunicazione affinchè il cambiamento non venga vissuto come un limite o un problema ma come una straordinaria opportunità”.