Crisi rifiuti, Uilatrasporti chiede la salvaguadia della collettività
PERUGIA – “Chiediamo dialogo, trasparenza e salvaguardia degli interessi di tutta la collettività umbra, come cittadini e come lavoratori. Chiediamo che abbia luogo quel confronto già richiesto con l’assessore Fernanda Cecchini, così come avviene spesso per altri settori, come il trasporto pubblico locale, dove i problemi non mancano, ma se ne discute e si cercano soluzioni, tra sindacato, aziende e istituzioni. Troppo silenzio fa male alla politica di governo della regione, ma soprattutto ai suoi cittadini”. Si esprime così il segretario generale di Uiltrasporti Umbria Stefano Cecchetti in merito all’emergenza rifiuti che sta interessando la regione. “Sembra inverosimile – spiega Cecchetti – che l’Umbria, una comunità di circa 900mila abitanti, debba scontare una così forte crisi riguardo la gestione dei rifiuti. Viene da chiedersi dove sia e cosa faccia l’istituzione regionale che ne ha competenza specifica, senza con ciò assolvere le istituzioni comunali, dedite al silenzio assoluto. Già in passato il sindacato aveva denunciato una politica ambientale che, anziché salvaguardare gli interessi di tutti i cittadini, favoriva soltanto una parte dell’Umbria. Poi cambiò assessore e le cose apparvero più in equilibrio. Infatti, l’Umbria poteva vantare una gestione dei rifiuti lontana da un’emergenza che, invece, ora l’ha colpita gravemente”.
“Sembra di essere tornati indietro nel tempo – prosegue Cecchetti –, cambia però il territorio su cui si tenta di spostare il baricentro di potere della gestione dei rifiuti. Ciò mette in crisi quasi tutto il sistema così da dover smaltire gran parte dei rifiuti prodotti dagli umbri in altre regioni e causando, di conseguenza, un serio aumento di costi per tutta la comunità regionale. Appare sempre più chiaro che tutto ciò avviene a causa di un conflitto di potere sulla gestione dei rifiuti, tutto interno a un partito di governo della nostra regione. Se questo rispecchiasse la verità, sarebbe a dir poco una vergogna”.
“Si sta mettendo in discussione – conclude Cecchetti – un sistema fondamentale per l’economia delle aziende del settore e per l’occupazione degli addetti diretti e dell’indotto. Senza contare la spesa a carico del cittadino, sicuramente già aumentata e che salirà ancora per le prossime tariffe che i Comuni si apprestano a formulare. Viene da chiedersi se la politica stia veramente svolgendo il proprio ruolo nelle istituzioni locali o stia ancora badando a interessi di parte, che svantaggiano la maggioranza dei cittadini. Se ciò fosse vero, sarebbe legittimo chiedere le dimissioni di chi oggi dovrebbe governare la situazione, l’assessore con delega all’ambiente Fernanda Cecchini che, addirittura, non risponde a una richiesta inoltrata oltre un mese fa da Cgil, Cisl e Uil umbre per avere notizie e chiarimenti al riguardo”.