Crollo di un muro al Castello di Poreta a Spoleto

SPOLETO – Le mura del Castello di Poreta sembrano non reggere. Un nuovo crollo di una porzione dell’antica cinta muraria risalente al ‘300 alta dieci metri si  è verificato domenica scorsa, seguìto da un forte boato, una nuvola di polvere e delle macerie che sono finite in un uliveto confinante con la parte del complesso monumentale di proprietà privata che rispetto alla struttura ricettiva restaurata dalla ex Comunità montana, si trova più a sud. I massi dono andati a finire non lontano da alcune case che si trovano su quel versante. L’allarme è stato lanciato proprio dai due proprietari che abitano vicino al castello, l’australiano Rodney John Lokaj e il francese di origine italiana Christian Salina. Immediato l’intervento congiunto dei vigili del fuoco e dei carabinieri che temono per la sicurezza del castello e paventano che possano esserci altri crolli soprattutto in una grande torre dove sono comparse delle fratture. Ora toccherà ai tecnici del Comune verificare le condizioni della struttura con un sopralluogo sul posto. Addirittura si pensa anche di coinvolgere la Procura della Repubblica e la Soprintendenza. Critiche provengono dall’australiano Lokaj che afferma che sin dal 1992, anno in cui si traferì nella sua abitazione, si verificò la prima caduta di massi e via via nel tempo la situazione non è andata di certo migliorando. Il Comune già da tempo chiede al proprietario di una parte del castello di collaborare e provvedere al restauro con degli interventi mirati. Il proprietario avrebbe effettuato dei lavori soltanto parziali, che sono stati integrati dall’intervento del Comune che ha cercato di mettere in sicurezza la sezione più degradata del complesso. Nel frattempo, agenti atmosferici, erbacce e radici continuano a indebolire ulteriormente la cinta muraria.

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