Dall’Europa arrivano oltre 356 milioni per l’Umbria, passa il Piano Operativo regionale Fesr
La Commissione Europea, con Decisione C(2015)929, ha approvato il Programma Operativo regionale FESR (Fondo europeo sviluppo regionale) 2014-2020 della Regione Umbria. Questo importante risultato vede l’Umbria tra le prime Regioni ad avviare la programmazione 2014-2020, dopo un complesso negoziato con la Commissione europea che, per la Regione Umbria, si era già concluso a dicembre 2014. Le risorse complessive per l’attuazione del Programma Operativo ammontano a 356.293.204 euro, di cui 178.146.602 euro messi a disposizione da Bruxelles, 124.702.622 euro di cofinanziamento nazionale e 53.443.980 euro di cofinanziamento regionale.
“L’approvazione del Por Fesr è di straordinaria importanza per la nostra regione – afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini – in quanto esso contiene la maggior parte delle azioni a favore delle imprese e del lavoro per aumentare la competitività, incentivare ulteriormente innovazione e ricerca. Si tratta delle risorse più significative che potremo investire nel prossimo settennato per la creazione di lavoro e accrescere la qualità ambientale del territorio umbro. Un risultato importante anche perché testimonia della concretezza e qualità del lavoro svolto dalla Giunta regionale nella predisposizione delle misure a favore delle imprese, per il lavoro e lo sviluppo economico dell’Umbria”. Ricordando che il Programma operativo del FSE (Fondo sociale europeo) 2014-2020 è stato già approvato nel dicembre scorso, la presidente Marini prosegue sottolineando che “il pronto avvio, fin dai prossimi mesi, della programmazione comunitaria rappresenta un fattore importante di sostegno all’economia umbra in un fase nella quale si intravedono finalmente dei segnali incoraggianti che vanno colti con prontezza”.
Il Programma operativo FESR 2014-2020 adotta una strategia di intervento articolata in sette Assi: I) Ricerca e Innovazione; II) Crescita e cittadinanza digitale; III) Competitività delle PMI; IIII) Energia sostenibile; V) Ambiente e cultura; VI) Sviluppo urbano sostenibile; VII) Assistenza Tecnica. Le priorità sono quelle di: Estendere e ampliare il servizio di banda ultra larga e accesso veloce, sviluppare servizi ICT e di e-government (31,9 milioni – 9% delle risorse totali); Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (101,8 mln euro – 28,6%); Promuovere la competitività delle PMI e agevolare l’accesso al credito (85,5 milioni – 24%); Promuovere l’efficienza e la riconversione energetica nel pubblico e nel privato, sostenere l’utilizzo di energie rinnovabili (55,9 milioni – 15,7%); Valorizzare il patrimonio naturale e culturale (36 milioni – 10%); Promuovere la mobilità sostenibile, soluzioni ICT e la fruizione del patrimonio culturale delle aree urbane (30,8 milioni – 8,6%).