Il traguardo raggiunto in dieci anni di vita del Residence “Daniele Chianelli”
PERUGIA – Il traguardo raggiunto in dieci anni di vita del Residence “Daniele Chianelli” lo si legge negli occhi di Michelangelo Spellucci, uno dei giovani ospiti della struttura che si è innamorato della scuola in ospedale e proprio ieri mattina, dopo aver frequentato i corsi durante l’anno scolastico al residence, ha sostenuto gli esami di terza media e con gioia e soddisfazione racconta come il nonno e il padre siano riusciti a trasmettergli la passione per la storia che lo ha portato a scegliere come argomento la prima guerra mondiale. Questa è solo una delle tante attività svolte all’interno della sede cui si aggiungono i divertenti e appassionanti corsi di cucina per i ragazzi e i genitori tenuti da Antonella Castrichini, una delle colonne portanti dell’organizzazione. Il residence compie dieci anni e a festeggiarne il compleanno sono accorsi in tanti dimostrando l’affetto nei confronti di Franco e Luciana Chianelli. Ieri pomeriggio la sala della Bomboniera ha ospitato due avvenimenti importanti che hanno visto protagonisti gli ospiti del residence, familiari, operatori e volontari: il decennale e la celebrazione presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e due sacramenti (battesimo e cresima) a due bambini in cura presso il reparto malattie ematologiche (Imberson e Adriana). “Dalla sua nascita – ha spiegato Franco Chianelli, presidente del Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” – tremila persone, tra malati e familiari provenienti dall’Italia e dall’estero, hanno usufruito della struttura ospitati nei trenta appartamenti in cui possono soggiornare senza dover sostenere alcuna spesa. Solo chi può, contribuisce con una minima somma a un rimborso spese, altrimenti tutto è a costo zero. Nonostante arrivino da noi con “pochi soldi e poche speranze” la percentuale di guarigione sono altissime, uno dei motivi per cui in molti scelgono di venire qua oltre al fatto che il professor Martelli prima e il professor Falini poi hanno rispettivamente effettuato il primo trapianto al mondo di midollo non compatibile e scoperto la pillola per curare i pazienti evitando le terapie invasive, con il 94 per cento di guarigioni”. La crisi però talvolta mette in ginocchio le famiglie. “Il residence nasce anche per questo, per offrire un sostegno concreto a chi si trova a far fronte a tante emergenze – ha concluso Chianelli – e per prendersi cura del paziente e della famiglia in maniera globale, come ha avuto modo di rilevare anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della sua visita a marzo”. Amandine