Dap 2015, la prima commissione approva il documento della giunta, respinti quelli di Prc e centrodestra
La Prima Commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, presieduta da Oliviero Dottorini, ha approvato
questa mattina la risoluzione che “approva e condivide” i contenuti del Documento annuale di programmazione predisposto dalla Giunta regionale. La proposta di risoluzione, 5 voti favorevoli (Pd, Idv) e 3 contrari (Raffaele
Nevi-FI, Andrea Lignani Marchesani–FdI e Damiano Stufara–Prc), è stata illustrata dal capogruppo del Partito democratico Renato Locchi, che ha parlato di “una risoluzione tecnica che verrà poi integrata durante i lavori d’Aula”.
Prima del voto, Dottorini (Idv) ha annunciato la propria condivisione per il testo del Pd e l’astensione su quello del Prc, riservandosi di proporre eventuali integrazioni durante i lavori dell’Assemblea, in cui Locchi sarà relatore di maggioranza mentre Lignani Marchesani e Stufara svolgeranno le relazioni di minoranza.
Illustrando il proprio documento, Stufara ha anticipato il proprio voto contrario al Dap della Giunta di Palazzo Donini, evidenziando che “l’azione di governo di questi anni non ha saputo far fronte alla crisi ed ai suoi effetti economici e sociali, particolarmente gravi in Umbria. I dati evidenziano un aumento della povertà e quindi una minore attenzione alle fasce sociali più deboli, con una scarsa autorevolezza della Regione nei confronti dell’Esecutivo nazionale”. La proposta di risoluzione è stata bocciata con 1 sì, 5 no, 2 astenuti.
Lignani Marchesani (FdI) ha dichiarato il voto negativo dell’opposizione al Dap 2015 e presentato il testo firmato
anche da Sandra Monacelli (Udc), Massimo Monni (misto–Ncd) e Raffaele Nevi (FI) con cui “tracciando un bilancio della legislatura che sta terminando, si rileva che la forbice tra l’Umbria e le regioni del centro nord si è ampliata, facendoci avvicinare ai parametri del meridione. È mancata la capacità politica di affrontare la crisi e i suoi effetti. Sarebbe meglio rinviare la discussione del Dap ed anche la sessione di bilancio alla nuova legislatura, quando una nuova Assemblea avrà la legittimazione per fare certe scelte”.