Democratici, Leonelli congela il congelamento e conferma le dimissioni: “Ripartiamo dai contenuti”. Guasticchi: “Idee confuse”

PERUGIA – Congelato il congelamento? Potrebbe anche essere così. Il segretario regionale Giacomo Leonelli, dimessosi all’indomani della batosta elettorale del 4 marzo e poi congelato dal reggente nazionale, Maurizio Martina, ieri alla direzione regionale ha confermato la sua ferma volontà di lasciare spazio ad una reggenza che possa traghettare il partito al congresso di primavera e che quindi gestisca anche la partita delle amministrative. Nella sua relazione, il segretario si è concentrato sui contenuti, che dovranno caratterizzare di più l’operato della maggioranza in Regione e che, nel passato, sono stati poco al centro dell’attenzione, come il reddito di cittadinanza o il riconoscimento del danno indiretto per il sisma. Intanto si riparte dai contenuti anche a Palazzo Cesaroni, dove la riunione di maggioranza di ieri mattina ha stabilito che i temi su cui ci si concentrerà saranno lavoro, agricoltura, trasporti e sanità.

C’è anche chi legge la Direzione come un nulla di fatto. “Poche idee e molto confuse – dice Guasticchi su Facebook – e la rabbia degli esclusi e di quelli che vorrebbero candidarsi a qualche cosa.
Da oggi mi auguro si cominci a pensare ad un nuovo Pd che rappresenti il centro sinistra e non solo la sinistra come vorrebbe qualcuno. Aperto verso l’esterno e non rinchiuso negli impenetrabili circoli. A sinistra c’e’ ben poco da recuperare se non il misero 3% di leu. Al centro esiste una prateria impropriamente occupata da lega e 5 stelle.  Il pd potrebbe risorgere velocemente da questa sconfitta, a patto che abbia l’orgoglio di non rinnegare il suo recente passato e non aver paura di andare ora all’opposizione come la legge democratica consiglierebbe”.

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