Edilizia, Stefano Vinti (Umbrialeft): “Serve un piano di piccole opere pubbliche”
PERUGIA – “In Umbria occorre un serio rilancio degli investimenti pubblici ad iniziare dai lavori pubblici per sostenere il settore delle costruzioni. Serve un ‘Piano di piccole opere pubbliche’ immediatamente cantierabili, come, ad esempio, interventi per la prevenzione del rischio idrogeologico, la manutenzione delle infrastrutture, la messa in sicurezza della viabilità, del territorio, degli edifici pubblici e privati e dell’edilizia scolastica, l’abbattimento delle barriere architettoniche”. È quanto commenta Stefano Vinti dell’associazione culturale UmbriaLeft. “Tutti interventi necessari in Umbria – prosegue Vinti –, nelle città, nelle zone rurali comprese quelle a più alto rischio sismico, al fine di realizzare un generale riassetto del territorio. Il Rapporto di Banca d’Italia sull’economia umbra del 2017 conferma la netta riduzione degli investimenti degli enti locali, il crollo degli appalti pubblici e quindi dell’apertura di nuovi cantieri e dell’occupazione. In Umbria, secondo i dati dell’Osservatorio regionale sulle opere pubbliche, negli ultimi 15 anni gli importi dei bandi di gara sono calati del 40 per cento, ciò significa che complessivamente non rappresentano neppure l’1 per cento del Pil regionale. L’effetto è stato il dimezzamento dei lavoratori occupati nelle costruzioni (da 25mila a 12mila) e della massa salari (ridotta da 220 milioni di euro a 100 milioni di euro)”.
“Paradossalmente, dove le risorse economiche ci sono – conclude Vinti –, per la ricostruzione post sisma, non si riesce a far partire le opere a causa di un quadro normativo troppo grande e complesso che va sburocratizzato immediatamente. Quindi, l’invito alle istituzioni è quello di definire subito un ‘Piano di piccole opere’ immediatamente cantierabili per poi proporre una grande programmazione pluriennale di rilancio del settore delle costruzioni”.