Elezioni amministrative a Foligno, Falasca e Piccolotti: “Sinistra insieme per discontinuità”
FOLIGNO – “Uno spazio unitario della sinistra diffusa in città, costituito da Movimento Democratico e Progressista, Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista e Potere al Popolo, con l’obiettivo del dialogo ma nella discontinuità con il passato”. Lo ha detto la consigliera comunale Elisabetta Piccolotti, nel corso di una conferenza stampa, a proposito delle prossime elezioni amministrative, presenti il consigliere comunale, Vincenzo Falasca, e i rappresentanti dei vari movimenti della sinistra cittadina. “Pur con diverse sfumature delle varie componenti, a livello nazionale, abbiamo deciso di fare questa scelta unitaria cittadina – ha proseguito la Piccolotti – per ridare rappresentanza alla sinistra e a valori come l’uguaglianza. Innanzitutto cercheremo il dialogo con le associazione, con la Foligno attiva, nel segno della democrazia. Siamo abituati a conoscere percorsi di chiusura. Il nostro obiettivo è ribaltare la piramide, dare responsabilità a tutti. Non possiamo dire che la nostra città sia un completo disastro, né che sia il migliore dei mondi possibile. Diciamo con chiarezza che ci vuole discontinuità con quanto fatto oggi. Noi non siamo per l’immobilismo. Il Pd? Vogliamo vedere le persone, le pratiche, i programmi”. La Piccolotti, dopo aver comunicato che anche il consigliere “Elio Graziosi farà parte di questa spazio unitario”, ha sottolineato che “vogliamo puntare l’attenzione su ambiente, redistribuzione del reddito verso il basso, le infrastrutture. Perché Foligno, che vive una fase di declino economico, resta una capitale ferroviaria”. Il consigliere Falasca ha posto l’attenzione sulla necessità della “discontinuità di un gruppo dirigente per ritrovare una visione collettiva. Non si è fatto il salto di qualità per Foligno, attraverso un progetto di crescita, ma si è preferito coltivare il proprio orticello, gestire il potere personale invece che coinvolgere tutta la città. Bisogna rispettare l’assemblearità e non fare scelte e poi comunicarle. Lo zuccherificio resta una ferita aperta e il sociale deve rappresentare uno strumento attivo e non assistenziale”. Falasca ha detto che dialogheremo con il Pd “con un punto di caduta su alcuni temi che rivendichiamo. Ma niente operazioni di facciata”.