Fcu, stop ai “treni lumaca”
PERUGIA – “Le corse ferroviarie sulla rete FCU riprenderanno in modo pressoché regolare a partire dalla giornata di domenica 9 ottobre”. Ad annunciarlo è l’assessore regionale ai trasporti, Giuseppe Chianella il quale ricorda che “a seguito dell’entrata in vigore del Dm 5 agosto 2016, l’azienda Umbria Mobilità che gestisce l’infrastruttura ferroviaria regionale FCU, al pari di tutte le ferrovie ex concesse interconnesse alla rete nazionale, si è prontamente attivata per dare attuazione alle prescrizioni dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria (ANSF) che hanno fortemente condizionato il servizio ferroviario con notevoli disagi all’utenza”. “L’intenso e proficuo lavoro che abbiamo condotto insieme all’azienda unitamente alla positiva interlocuzione che abbiamo avuto con ANSF e MIT in questi giorni – ha sottolineato Chianella – hanno permesso di risolvere con soluzioni semplici e soprattutto affidabili le criticità che avevano richiesto il temporaneo abbassamento a 50 Km/h del limite di velocità a seguito dell’entrata in vigore della norma nazionale”.
“Come ho avuto modo di sottolineare ripetutamente – ha ribadito l’Assessore – non sono mai stati in discussione né la sicurezza della ferrovia né ovviamente quella dei servizi effettuati da Busitalia poiché le dotazioni tecnologiche impiegate sull’infrastruttura e sul materiale rotabile, le stesse comunemente impiegate nelle ferrovie non interconnesse alla rete nazionale che operano sotto il controllo dell’ Ufficio Speciale Impianti Fissi (USTIF), rimangono identiche risultando altresì efficaci ed equivalenti a quelle indicate da ANSF grazie all’ulteriore previsione aggiuntiva del doppio agente in cabina per il controllo dei segnali e l’introduzione di nuove procedure per l’effettuazione degli incroci. Tali misure integrative e di ulteriore mitigazione del rischio consentiranno di affrontare in modo progressivo il processo di adeguamento agli standard della rete ferroviaria nazionale che richiederà necessariamente tempi più lunghi anche in relazione al trasferimento dell’infrastruttura a RFI. “La Regione Umbria – ha concluso l’assessore – è impegnata da tempo a valorizzare l’infrastruttura ferroviaria, strumentale al servizio di trasporto, tanto che ha già presentato un primo studio di fattibilità per ottenere finanziamenti tali da realizzare gli adeguamenti della rete agli standard nazionali di cui al D.Lgs 112/2015 oltre che interventi di risanamento ed ammodernamento dell’infrastruttura e della sede. L’adeguamento della rete agli standard nazionali richiederà l’installazione del sistema di terra SCMT, l’adeguamento degli impianti di segnalamento ed interventi di protezione/eliminazione di passaggi a livello impegnando per detti interventi, da completare in circa 4 anni, le necessarie risorse per rendere la linea di 153 km conforme agli standard nazionali”.