Foligno, c’è il museo degli abiti: mostra del maestro Gelsi

E’ una forma per raccontare la storia e la società a Foligno attraverso i costumi, tra il XV e il XIX secolo, la mostra “Tra Vestimenti e Capricci”, in programma dal 9 marzo al 9 aprile a Palazzo Trinci, che propone 30 abiti del maestro Daniele Gelsi. La mostra è promossa da CoopCulture e Archeoclub Foligno, con l’apporto del Comune di Foligno. “Dopo l’esperienza positiva della mostra sulle tovaglie perugine – ha detto Alessandro La Porta di CoopCulture – questa nuova iniziativa consente di raccontare un periodo storico attraverso gli usi e i costumi della donna. Promuoveremo inoltre tre incontri con esperti di storia del costume. L’obiettivo è sempre quello di far vivere il museo in modo diverso attraverso gli abiti. Voglio mettere in rilievo che il maestro Gelsi ha voluto dare il proprio contributo a questa mostra esponendo gli abiti in modo gratuito”.
Per l’Archeoclub sono intervenute la presidente Lucia Bertoglio, che ha messo in evidenza l’importanza dei tre incontri di approfondimento, e Ambra Cenci che ha evidenziato il ruolo di Gelsi che “fa prendere vita ai dipinti attraverso gli abiti”.
Per Rita Barbetti, vicesindaco con delega alla cultura, “questa mostra è molto attrattiva anche per riportare turisti nella nostra città”.
Ecco un breve profilo del maestro Daniele Gelsi. Nasce a Gualdo Tadino (PG) il primo Dicembre del 1971. E’ nella sartoria materna che nasce la passione l’elaborazione artigianale degli abiti. Dopo la maturità consegue i diplomi in “Artigianato medievale addetto alle manifestazioni storiche” al reatro Torti di Bevagna e in “Modellista e sviluppatore taglie” all’Istituto Callegari di Perugia conseguendo ottimo profitto. Dal 1995 al 2003 è al fianco di Giorgio Tani, tagliatore di costumi di fama internazionale e caposarto della sartoria Cerratelli di Firenze, dove ha appreso il “taglio storico” affinando le sue innate capacità artistiche nel campo della costumistica e della sartoria. Inizia la sua carriera fondando l’omonima sartoria e lavorando per le più grandi e importanti rievocazioni storiche italiane, seguirà poi il teatro e le produzioni televisive. Numerose sono le collaborazioni con importanti costumisti come Luciano Capozzi (“Los Borgias”, “La figlia di Elisa: ritorno a Rivombrosa”, “Il Falco e la Colomba”, “Il commissario Nardone”) e Sandra Cardini (“Gomorra”).

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