Foligno, dopo elezioni: il Pd è il primo partito. La segretaria: “Ottimi risultati, ma serve una riflessione”
FOLIGNO – Passate le elezioni regionali, il Pd di Foligno è pronto a riflettere sui dati emersi dalle urne nella certezza di essere il primo partito della città e di aver registrato un buon risultato.
“Nei prossimi giorni – fa sapere la segretaria comunale, Patrizia Eifani – riuniremo gli organismi per valutare attentamente i risultati elettorali. I numeri intanto evidenziano che il Partito democratico è il primo partito della città con il 36,86% dei voti (32,45% alle elezioni comunali del 2014). Catiuscia Marini, candidata presidente del Centrosinistra ha raggiunto il 41,46% dei voti espressi. L’affluenza alle urne è stata del 53,85%. Luca Barberini, secondo degli eletti, ha raccolto oltre 7000 preferenze. Ma, se i dati numerici mostrano una vittoria del partito e della coalizione, i dati qualitativi necessitano degli approfondimenti. Intanto l’astensione, che punisce tutti i partiti. Il doppio voto di genere, poi, non ha consentito un’adeguata rappresentanza di donne elette. La candidata del Pd folignate, Rita Zampolini – prosegue la segretaria – pur ottenendo un buon risultato nella sua città, non ha centrato l’obiettivo. Solo due le donne che faranno parte del nuovo Consiglio regionale, su dieci eletti. Il Pd infine deve risolvere alcuni nodi centrali che vanno da un reale radicamento nel territorio a scelte condivise in materia economica, di rappresentanza istituzionale, alle politiche del lavoro, e infine alla visione di una buona scuola, in grado di cambiare il Paese per continuare ad essere guida credibile di Governo locale e nazionale”.
Proprio dai temi della scuola il Pd di Foligno riprende, ad una settimana dal voto, il dialogo con gli insegnanti, i dirigenti, gli studenti e i cittadini tutti. Sabato 6 giugno, alle ore 18, presso il Caffè Letterario Orfini, in via San Giovanni dell’Acqua, Rita Barbetti, assessore alla Formazione del Comune di Foligno, e Anna Ascani, Parlamentare del PD e membro della Commissione cultura, risponderanno alle domande su cosa dice la Riforma, su quali sono i cambiamenti in corsa e qual è la verità sulle assunzioni, oltre a tante altre questioni che i cittadini stessi vorranno porre.