Foligno vola a Bruxelles con Felcos: “Don’t waste our future”
FOLIGNO – Costruire un’alleanza europea dei giovani e degli Enti locali contro lo spreco alimentare e per il diritto globale al cibo: era l’obiettivo principale che si proponeva “Don’t waste our future”, il progetto di educazione allo sviluppo che Felcos Umbria e il Comune di Foligno hanno promosso dal 2015, in collaborazione con 9 partner europei. A oltre due anni di distanza dalla data di avvio del progetto, il percorso di formazione e sensibilizzazione sulle tematiche del diritto al cibo e dello spreco alimentare ha coinvolto, solo in Umbria, 10 istituti scolastici superiori e 15 tra scuole elementari e medie per un totale di oltre 800 studenti e 18 rappresentati dei Comuni di Foligno, Perugia, Terni, Orvieto, Città di Castello e Todi. E’ stato un percorso di 134 incontri tra moduli didattici e workshop informativi, che ha visto protagonisti gli studenti e che ha favorito il dialogo e la collaborazione tra i ragazzi e il mondo delle istituzioni, in particolare i Comuni, facilitando la partecipazione delle giovani generazioni alla costruzione del proprio futuro come agenti responsabili e protagonisti del cambiamento capaci di incidere consapevolmente sulle scelte della società di cui sono parte. Con l’obiettivo di presentare i risultati dell’azione oggi, nella sede del Comitato delle Regioni, a Bruxelles, si è svolto l’evento conclusivo del progetto “DON’T WASTE OUR FUTURE!”, organizzato dal partner belga ACR+ con il titolo “Verso un impegno globale per il diritto al cibo e la riduzione dello spreco alimentare”. Durante la conferenza sono intervenuti rappresentanti di diverse istituzioni europee e dei alcuni Comuni. Nel dibattito particolare attenzione è stata posta sul ruolo delle politiche pubbliche per la riduzione dello spreco alimentare, specialmente quelle riguardanti scuole e programmi educativi, e sulla più ampia tematica dei sistemi di alimentazione sostenibili su scala locale. L’assessore alla cooperazione internazionale del Comune di Foligno e vicepresidente di Felcos Umbria, Cristina Grassilli, durante il suo intervento, ha sottolineato “l’importanza di aver creato, nell’ambito del progetto, delle strette alleanze territoriali, che hanno incluso tutte le differenti dimensioni della società (settore pubblico e privato, Università e scuole, associazioni e cittadini) e che hanno permesso di promuovere stili di vita sostenibili e modelli di consumo responsabili sul territorio. La partecipazione attiva dei cittadini, in particolare delle giovani generazioni – ha proseguito Grassilli – è decisiva per garantire la legittimazione, la credibilità a l’operatività dei sistemi democratici. Il risultato più importante che abbiamo raggiunto e che va oltre la naturale conclusione del progetto è quello di aver sensibilizzato e reso più consapevoli i giovani, coloro che saranno gli adulti di domani e che hanno nelle loro mani la realizzazione di una società più sostenibile”.