Gesenu, dissequestro dei beni degli indagati

PERUGIA – Resta da discutere l’istanza di revoca del dissequestro dei beni di Gesenu, che vede bloccati circa 20 milioni di euro. Per gli indagati infatti il procuratore della direzione distrettuale antimafia Valentina Manuali ha già disposto il dissequestro di beni mobili e immobili per diversi indagati. Una decisione presa lo scorso 16 dicembre, dopo aver ricevuto una informativa del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza.

Si diceva che il sequestro dei beni degli indagati era stato disposto in forma cautelativa, qualora con il sequestrato all’azienda non si fosse arrivati alla cifra richiesta. La somma in realtà c’era e quindi “non era più necessario mantenere il vincolo cautelativo”. “Rinunceremo al Riesame, visto che il mio assistito non ha più alcun bene sequestrato”, ha già fatto sapere Ubaldo Minelli, l’avvocato che difende Giuliano Cecili, uno degli indagati. Proprio Cecili, Damiano, Rotondi e Sisani avevano fatto richiesta al Riesame con la stessa richiesta.

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