Gualdo Tadino, inaugurato il primo “Presepe emozionale”
GUALDO TADINO – È stato inaugurato venerdì 2 dicembre, nella chiesa monumentale di San Francesco a Gualdo Tadino e sarà visitabile fino al 15 gennaio, il primo Presepio emozionale dei Frati francescani Cappuccini umbri, realizzato dalle Edizioni Frate Indovino in collaborazione con il Comune di Gualdo Tadino, Polo museale cittadino e il supporto di Rocchetta Spa. Il Presepio emozionale, primo nel suo genere, perché realizzato interamente in cartone e a grandezza naturale, occupa la navata della chiesa estendendosi su una superficie di 200 metri quadrati ed è la riproduzione di un tipico villaggio medievale dell’Appennino umbro. Un progetto che è stato seguito da ingegneri meccanici ma anche da docenti universitari di storia medievale che hanno fornito dettagli progettuali persino riguardo ai colori da utilizzare per gli intonaci delle strutture. Il presepio potrà essere visitato camminando tra le capanne dove sono rappresentati gli antichi mestieri, fino ad arrivare a quella dove sono riprodotti i personaggi della Natività. “I bambini si sentiranno grandi e i grandi torneranno bambini – ha affermato Catia Monacelli direttore del Polo museale cittadino –. Le Edizioni Frate Indovino da anni lavorano in questo senso ispirandosi al periodo francescano anche con il loro calendario dell’avvento, dedicato quest’anno ai mestieri e alle invenzioni. Da qui il progetto di ispirazione da cui costruire un grandissimo presepio”.
Al taglio del nastro, seguito a una conferenza stampa nella sala consiliare comunale, oltre alla madrina d’eccezione l’attrice Valeria Fabrizi, persona di grande fede, molto legata sin da piccola al presepe e che ha interpretato il ruolo di Suor Costanza nella serie televisiva di Rai 1 ‘Che Dio ci aiuti’, il direttore responsabile delle Edizioni Frate Indovino padre Mario Collarini. “Un progetto – ha spiegato Frate Indovino – teso a promuovere un segno importante della nostra cultura, il presepio, che ci riporta agli importanti valori della famiglia e della vita”. “È il tratto distintivo della nostra civiltà – ha aggiunto il sindaco Massimiliano Presciutti –, è il segno della vita che nasce per questo siamo orgogliosi di poterlo ospitare nella chiesa di San Francesco nell’anno in cui ricorre il settimo centenario dalla sua consacrazione”. I Cappuccini umbri, a quasi 800 anni dal primo presepio vivente di Greccio, voluto e realizzato da san Francesco, rinnovano l’incanto di questa tradizione con una scelta dei materiali in cui si vuole cogliere il senso del messaggio francescano.