Gubbio, al Parco Ranghiasci lavorano i ragazzi dello Sprar
GUBBIO – Prosegue l’attività di inserimento sociale degli immigrati accolti dal progetto SPRAR Gubbio, attraverso progetti di volontariato a favore della collettività, che di volta in volta il Comune individua. In questi giorni, tre giovani con permesso di soggiorno per motivi di asilo o per motivi umanitari , Sajon del Mali, Frank del Ghana e Cajetan proveniente dalla Nigeria, stanno affiancando gli operai del Servizio gestione e valorizzazione del territorio nella ripulitura di Parco Ranghiasci. « E’ un’attività resa possibile dall’ iscrizione all’Albo comunale dei volontari – comunicano la vice sindaco Rita Cecchetti e l’assessore Gabriele Damiani – istituito nel 2016 dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Stirati, al quale possono iscriversi i cittadini maggiorenni, per contribuire con opere volontarie ad attività e progetti del Comune, in ambito sociale, culturale/artistico, di salvaguardia e cura del patrimonio storico, artistico, ambientale, a carattere educativo, sportivo e ricreativo. Si tratta di iniziative e attività di interesse generale che si fondano sul principio costituzionale di sussidiarietà, volte al miglioramento della città e del bene comune. Gli ospiti del progetto SPRAR si sono messi a disposizione, collaborando già nel passato con il Servizio ambiente per la ripulitura di parchi e giardini, con i Servizi sociali e scolastici per la sistemazione degli archivi e la tinteggiatura di alcuni spazi, con il Servizio Cultura per attività connesse all’allestimento di mostre. Il Comune di Gubbio – proseguono gli amministratori comunali – accoglie positivamente quanto deciso nei giorni scorsi dal Consiglio Regionale, poiché da tempo stiamo lavorando nella stessa direzione e quindi potremo accedere alle risorse messe a disposizione nel Bilancio regionale ». L’Assemblea legislativa ha infatti approvato la possibilità da parte dei Comuni di attivare progetti per la realizzazione di attività di volontariato finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e di un pubblico interesse che favoriscano la libera e volontaria partecipazione di richiedenti e titolari di protezione internazionale maggiorenni, temporaneamente soggiornanti sul territorio della Regione Umbria, al fine di favorire la socializzazione ed l’integrazione nel tessuto sociale regionale. Potranno essere presentati progetti relativi alla tutela dell’ambiente, alla cura del verde e dell’arredo urbano, alla salvaguardia, custodia e cura del patrimonio storico, artistico, culturale e religioso presente sui territori, a fronte dei quali la Regione stanzierà 100 mila euro a favore dei Comuni.