Gubbio, il bilancio di Stirati: “Comunità forte, che pensa al futuro”

GUBBIO – E’ stata un’ampia disamina, quella prodotta dal sindaco Filippo Mario Stirati e dagli assessori al completo (vice sindaco Rita Cecchetti, Alessia Tasso, Giordano Mancini, Nello Fiorucci, Augusto Ancillotti, Lorena Anastasi, Gabriele Damiani) che si sono succeduti nel tracciare il tema scelto per la conferenza stampa / incontro ‘GUBBIO TRA PRESENTE E FUTURO: LA NOSTRA IDEA DI CITTA”, svoltasi  nella sala ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana. Non un semplice resoconto dell’anno appena trascorso ma una valutazione approfondita e ragionata sui fondamenti dell’azione di governo della città. E anche interventi del mondo dell’impresa, dell’associazionismo, del mondo civile, da Raniero Regni per la LUMSA, a Leopoldo Freyrie per il progetto ‘L’oro di Gubbio’, da Rudy Severini per l’imprenditoria, a Federico Fioravanti per il ‘Festival del Medioevo’, a Luca Uccellani per la ‘Caritas’ e la solidarietà, a Simona Minelli del ‘Teatro della Fama’ per l’impegno dei giovani nella cultura. Il sindaco Stirati ha ringraziato in apertura i presenti e gli organi di informazione, per il prezioso lavoro prodotto nel comunicare l’azione amministrativa e nel contribuire al coinvolgimento dei cittadini.

«Voglio prendere a riferimento un capolavoro di Raffaello – ha esordito il sindaco Stirati – quella ‘scuola di Atene’ dove, tra i saggi e filosofi, ci sono Platone e Aristotele, ad indicare i riferimenti del cielo e della terra: guardare lontano ma con l’attenzione ai problemi concreti. La nostra visione di città è quella di una comunità solidale, fondata sulla coesione sociale e sull’inclusione, per contrastare povertà ed emarginazioni. Una città aperta e accogliente, a misura di bambino, di anziano, di diversamente abili, nel cui ambito ciascuno realizzi progetti di vita, di lavoro, di formazione, di socialità, di cultura, di religione, senza discriminazioni, violenze, minorità. Una comunità incardinata nella democrazia, nella legalità, nel dialogo, nella partecipazione, nei diritti e nei doveri della cittadinanza attiva attraverso ricche e plurali forme di esercizio individuale e associativo. Una città che sceglie lo sviluppo sostenibile e la salvaguardia ambientale, consapevole del suo formidabile patrimonio di piccola capitale della cultura, vocata al turismo, densa di sedimentazioni geologiche e storico-culturali, dotata di un centro storico eccellente e di un territorio di pregio paesaggistico-ambientale: un insieme denso di saperi, di saper fare e di sapori la cui valorizzazione va perseguita attraverso strategie di area interna, di area vasta, di integrazioni territoriali umbre, umbro-marchigiane e dell’Italia mediana. Una comunità forte delle sue tradizioni, ma disponibile alle trasformazioni che il futuro reclama, proiettata verso l’alta formazione, le attività universitarie, la ricerca innovativa e applicata, la promozione dei beni culturali, del sistema museale, delle valenze spirituali e naturalistiche di cui dispone. Una città che si prende cura delle nuove generazioni, creando opportunità per orizzonti di vita, per esperienze sociali e culturali, per il lavoro in un contesto economico da ripensare puntando sulla sfida dei nuovi strumenti tecnologici, delle risorse straordinarie regionali, nazionali ed europee, di una agricoltura, di un artigianato di qualità, di un commercio rinnovati e moderni, della accelerazione di imprese in grado di entrare nella complessa competizione del mercato facendo rete e sistema. La nostra è un’azione di governo guarda alto e avanti e ha visto il superamento dell’isolamento istituzionale: rapporti Umbria Marche, l’Asse francescano con i Comuni di Assisi e Valfabbrica, le Aree Interne, la gestione associata dei servizi con la Zona sociale, la ripresa dei rapporti con l’UNESCO e l’alta Formazione con la LUMSA e l’Università di Perugia, per la realizzazione di diversi progetti di alta formazione» . Il sindaco ha poi affrontato le problematiche della rigenerazione e riqualificazione urbana e territoriale, sottolineando gli strumenti messi in campo quali il QSV, il Piano sull’ornato pubblico e quello delle antenne, con una revisione del PRG per semplificare le procedure e stimolare la ripresa edilizia, tramite una prossima riduzione della SUC. « Scenari possibili grazie alla sinergia tra pubblico e privato e ai contributi di soggetti fondamentali, come la Fondazione Cassa di Risparmio, per il recupero di edifici e monumenti di pregio quali l’ex Seminario. Notevoli i passi avanti anche per interventi in altri contenitori come Palazzo Beni; inoltre, la riapertura del Centro Servizi S. Spirito, il recupero del condotto medievale, gli interventi nella Basilica di Sant’Ubaldo e nel complesso di S. Pietro, con la parziale attivazione del parcheggio previsto che non poco ha pesato sulle finanze del Comune, sono passi concreti in direzione di una fondamentale prospettiva di rigenerazione urbana. Come quella prospettata con ‘L’Oro di Gubbio’, al centro di un progetto di sviluppo della città e del territorio ».

Il sindaco Stirati ha seguito una scaletta che lo ha portato a coinvolgere di volta in volta gli assessori al completo, ognuno per le proprie competenze e toccando punti salienti, che in sintesi riportiamo. A partire da domani, inoltre, saranno divulgati per intero i singoli interventi.

Primo punto: Superamento dell’isolamento istituzionale

• Rapporti Umbria Marche

• Asse francescano (Assisi, Valfabbrica)

• Aree interne

• Zona sociale (gestione associata servizi)

• UNESCO

• Alta formazione (Lumsa e Università di Perugia )

Secondo punto: Rigenerazione e riqualificazione urbana e territoriale

• Interventi manutentivi sul territorio

• Interventi patrimonio scolastico (Semonte e altre)

• Vie di accesso alla città

• Edifici e monumenti di pregio (ex Seminario, palazzo Beni, Santo Spirito, condotto medioevale, Sant’Ubaldo, complesso di san Pietro)

• Parcheggio di San Pietro (1° grande problema ereditato)

• Ex ospedale

• Variante semplificata e riorganizzazione regolamenti e procedure

• ‘L’Oro di Gubbio’

Terzo punto: Ambiente e sviluppo sostenibile

• Problematica discarica (2° grande problema ereditato)

• Mobilità alternativa

• Superamento delle barriere architettoniche

• Regolamentazione del traffico

• Raccolta differenziata porta a porta

Quarto punto: Sviluppo economico

• Sostegno alle attività economiche e Incubatore di impresa

• Gubbio cultura e multiservizi (3°grande problema)

Quinto punto: Solidarietà e coesione sociale

• Politiche per l’inclusione sociale e scolastica

• SPRAR

• Politiche per la casa (social housing, recupero alloggi, residenza anziani autosuff)

• Parco del Teatro Romano

• Officina di Leonardo

• Piscina per i diversamente abili

• Contrasto alle povertà e integrazione

Sesto punto: Patrimonio artistico culturale, prodotti del territorio, marketing turistico

• Festival del Medioevo

• Mercato medioevale e torneo dei quartieri

• Grandi eventi sportivi

• Notte Bianca dello Sport

• Promozione turistica (Gubbio è Natale, turismo lento, politica di prodotti)

• Mostra del tartufo

• Biennale d’Arte

• Mostre Giotto e Nelli

• Tavole Eugubine

• Progetto Heracles

• Progetto muratori in Palestina

• Attività culturali per la comunità (Col di Lana, Centro documentazione Festa dei Ceri, museo multimediale, celebrazioni legate alla Prima Guerra Mondiale)

• Le storie di Gubbio nei territori

Settimo punto: Democrazia, partecipazione, legalità

• Nuovo rapporto col cittadino, URP e nuove forme di comunicazione istituzionale

• Smart City, Digipass, Fibra ottica

• Giudice di Pace

• Rapporto associazioni e quartieri

• Interventi e convenzioni palestre

• Interventi politiche giovanili e associazionismo

• Superamento della logica amico/nemico .

L’intera manifestazione è stata trasmessa in diretta streaming, dalla apposita sezione dedicata ‘webtv’ all’interno del portale istituzionale (http://gubbio.halleymedia.com/). Chi non ha potuto seguirla, può comunque utilizzare la registrazione in differita.

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