Gubbio, la soddisfazione del sindaco per il finanziamento regionale alla pista ciclabile Fossato di Vico – Montecorona
GUBBIO – Esprime soddisfazione il sindaco Filippo Mario Stirati dopo la comunicazione, ricevuta direttamente dall’assessore regionale Fernanda Cecchini, del nuovo fianziamento deliberato dalla Giunta di 2 milioni di euro, che si sommano ad 1 milione di euro della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, destinati alla realizzazione della nuova pista ciclabile che attraverserà la pianura eugubina, da Fossato di Vico a Montecorona, lungo il tracciato della ex ferrovia. « E’ un’ottima notizia – commenta il sindaco Stirati – per dare impulso concreto alla realizzazione di un’opera che consideriamo rilevante tra gli obiettivi della mobilità alternativa. Da tempo c’è il coinvolgimento di vari soggetti, come l’associazione ‘Valle dell’Assino’, che ha promosso diverse iniziative in tal senso. Come amministrazione, siamo profondamente convinti che progetti quali la ciclovia sull’ex tracciato della Ferrovia, rappresentino il futuro. Una mobilità lenta, fa bene al territorio sotto vari profili, da quello turistico a quello salutistico e per combattere l’inquinamento ambientale. Tutto questo in linea con l’orientamento di grande attualità e sempre più popolare, che si sta diffondendo in Europa, con una sentieristica in forte espansione. Il ciclismo, la mountain bike, ma anche lo spinning o il group cycling, sono discipline sportive tradizionali o di nuova generazione, che richiamano sempre più numerosi giovani e adulti. Sulle due ruote ormai viaggia, per svago, hobby o attività agonistica, più della metà della popolazione sotto i 50 anni. E il futuro parla di mobilità alternativa come soluzione al consumo energetico e ai problemi di traffico nelle grandi città. Gli amanti delle due ruote, in pianura come in collina, vedranno dunque tra non molto realizzato il progetto, che dovrà entrare nella fase esecutiva, della nuova pista ciclabile che attraverserà la pianura eugubina, da Fossato di Vico a Montecorona, pensando ad un territorio a misura d’uomo anche dal punto di vista economico, poiché non c’è nuovo consumo di suolo ma va ad agire sull’esistente, valorizzandolo e migliorandolo ».