Gubbio, la Sperelliana compie 350 anni
GUBBIO – Giusto 350 anni fa, il 10 giugno del 1666, il vescovo Alessandro Sperelli donava alla Città di Gubbio la personale libraria con l’intera preziosissima collezione di libri messa in piedi, c’è da crederlo, con grande fatica e dedizione, in decenni di ricerca e di studio. Non solo, nel suo testamento del 1668 vengono anche indicati alcuni criteri per l’utilizzo e la conservazione di questo lascito che decretò la nascita della Biblioteca Comunale di Gubbio, poco dopo denominata Sperelliana, di fatto una delle più antiche d’Italia a carattere pubblico. Da quel fatidico 1666 i bibliotecari della Sperelliana di Gubbio si sono trasmessi tale ricchissimo patrimonio, ponendo cura, giorno per giorno, non solo alla sua conservazione, ma all’acquisizione di nuovi lasciti e all’integrazione della collezione con acquisti mirati e attentamente valutati.
Tanta storia dunque, ma anche tanto futuro. Negli ultimi decenni infatti la Sperelliana, biblioteca del Sistema Bibliotecario della Regione Umbria, si è caratterizzata non solo come luogo di conservazione, ma si è imposta di promuovere cultura, informazione e formazione con un taglio diverso, moderno, in linea con le attuali istanze della biblioteconomia contemporanea. Per questo motivo, oggi, la Sperelliana, non è solo sede preposta alla conservazione dei libri, ma è uno spazio per molteplici attività sociali, che i cittadini, e non solo i lettori appassionati, frequentano per incontrarsi, per confrontarsi, per studiare, per leggere, per navigare, per scrivere e tanto altro ancora.