Gubbio, PocketOpera propone di ricordare i tenori Procacci
GUBBIO – E’ stata avanzata all’amministrazione comunale dal presidente dell’associazione lirica ‘PocketOpera’ Aldo Sartori, la proposta di valorizzare le figure di due illustri concittadini, quali i tenori fratelli Alessandro e Giuseppe Procacci, con alcune iniziative collegate alla loro storica carriera lirica. “Questa idea – spiega Sartori – è nata dopo aver avuto un incontro con il pronipote Roberto Procacci, che aveva pubblicato, già nel 2004, il bellissimo libro “Fratelli Giuseppe e Alessandro Procacci glorie eugubine della lirica”. Non avevo mai sentito parlare a Gubbio dell’esistenza di questi illustri concittadini, vissuti a cavallo fra I’Otto e il Novecento, cantanti lirici di professione, entrambi tenori con carriere gratificanti. Mi è parsa una grave dimenticanza e mi sembra arrivato il momento di rendere omaggio alla loro memoria. Essendo il nostro Teatro di grande tradizione lirica, ora intitolato al grande Maestro Luca Ronconi per altro regista di tante opere liriche nella sua carriera, mi sembrerebbe valida l’idea di un riconoscimento pubblico dei fratelli Procacci. Un segno tangibile della attenzione istituzionale a questo settore della cultura, potrebbe essere l’istituzione di un ‘Concorso lirico per tenori’ e magari dedicare loro la sala del ‘fumoir’ del Teatro, arredandola con foto e altra documentazione rintracciabile, facendola diventare luogo di visita anche per appassionati e turisti. Sarebbe un modo per far conoscere anche ai giovani pagine della storia della città e del nostro patrimonio culturale”.
I fratelli Procacci sono stati interpreti delle pagine più memorabili del ‘bel canto’ italiano, compresa la musica sacra, da Mascagni a Perosi, a Puccini, da Verdi a Paisiello, da Rossini a Pergolesi, da Wagner a Donizetti. Le loro performance sono state portate in tutto il mondo, dal 1882 al 1921, da Giuseppe e, dal 1895 al 1933, da Alessandro. Giuseppe ha cantato in oltre 35 grandi città d’Italia da Gorizia a Messina, passando nei teatri più importanti di Venezia, Roma, Firenze, Genova, Napoli e in 11 città in paesi stranieri (Malta, Portogallo, Spagna, Venezuela, Grecia, Russia ed Egitto), ha eseguito 366 recite, delle quali 19 a Gubbio. Anche Alessandro ha cantato nei teatri più prestigiosi d’Italia, ha eseguito 351 recite ed è stato protagonista di quattro tournèe, di cui la prima (1903/1904) in Indonesia (isola di Giava e Filippine) e tre in Russia. Dall’ottobre 1906 all’aprile 1908, si esibisce in 41 città dall’Ucraina alla Lituania, alla Polonia, alla Georgia, all’Armenia, al Azerbaigian, Uzsbekistan. Al rientro in Italia Alessandro Procacci viene nominato Cavaliere. Dal settembre 1909 al febbraio 1912 dove recita in 75 città sino a Vladivostok. La terza tournée va dal maggio 1912 al luglio 1914 e canta in altre 24 città. Alessandro è vissuto gli ultimi anni della sua vita a Milano, nella casa di riposo degli artisti “G.Verdi”, dove solo i grandi nomi della lirica venivano ospitati.