Gubbio, successo per il reading teatrale su Dante Alighieri
GUBBIO – Era presente anche un discendente di Dante, il Conte Sperello di Serego Alighieri di professione astrofisico, ieri sera alla riuscitissima serata nella Biblioteca Sperelliana, organizzata nell’ambito del ‘Festival del Medioevo’ e dedicata ad un quesito stimolante quanto impossibile nella risposta, dal titolo « Se l’ eugubino Cante Gabrielli non avesse condannato all’esilio Dante, il sommo poeta avrebbe scritto la Divina Commedia? ». Il testo scritto da Anna Buoninsegni e interpretato da 11 personaggi del ‘Teatro della Fama’ e della ‘Compagnia dei luoghi invisibili’, ha conquistato il pubblico ripercorrendo il dietro le quinte della condanna all’esilio per 19 lunghi anni durante i quali il poeta scrisse il capolavoro immortale. Anche l’attore Roberto Herlitzka – che questa sera sarà protagonista di ‘Confiteor’ al Teatro ‘L. Ronconi’ scritto da Gennaro Colangelo e dedicato alla figura di S. Agostino – ha assistito alla rappresentazione, complimentandosi con la felice intuizione di portare in scena un singolare argomento, che costituisce un percorso per consolidare la candidatura di Gubbio tra le città dantesche in vista dei 750 anni dalla morte, come annunciato dal sindaco Filippo Mario Stirati: «Gubbio ha tutti i requisiti per partecipare a buon diritto al Comitato Nazionale che ha già individuato le città di Firenze, Ravenna e Verona. La possibilità di entrare nelle celebrazioni nazionali costituisce un’occasione da non perdere, di rilevanza internazionale, e l’avvenuta approvazione dell’ordine del giorno da parte del Consiglio Comunale di Gubbio con le ‘scuse’ a Dante, avvalora la candidatura ». Ripercorsi tutti i celebri passaggi dedicati a Gubbio, in particolare il canto XI del Purgatorio in cui si parla del miniatore medievale Oderisi e il canto XI del Paradiso in cui si rievoca S. Ubaldo nonché gli stretti legami con il poeta Novello Bosone. A contribuire alla suggestione della serata, le musiche di Walter Lanzara Basso (pianoforte e theremin), e l’effetto luci di Luca Berettoni. Stimolante anche il parallelo tra la principale accusa di ‘baratteria’ e gli attuali omonimi reati di ‘corruzione’ e ‘concussione’, dei quali sono piene le aule dei tribunali e le cronache quotidiane; oltre 1000 i deputati e senatori del Parlamento, indagati per gli stessi reati per cui Dante fu condannato all’esilio.