“Il borgo italiano diventi patrimonio dell’umanità”, la proposta dell’associazione “Borghi più belli d’Italia”
PACIANO – “Il borgo italiano deve diventare un patrimonio dell’umanità e lo stesso termine ‘borgo’ dovrebbe essere riconosciuto in tutto il mondo senza traduzione”. Il presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, Fiorello Primi, intervenendo nei giorni scorsi a Paciano alla presentazione del libro di Loredana Limone, ha rivendicato i meriti del Club da lui guidato. “Nata quasi 16 anni in seno all’Anci in un momento in cui i piccoli centri non contavano nulla rispetto alle grandi destinazioni turistiche – ha dichiarato – oggi la nostra associazione ha assunto un’importanza prioritaria e rappresenta l’unica rete nazionale è in grado di rappresentare l’Italia nelle sue tante diversità”.
Quasi al termine di un anno particolare per il Club, in quanto proclamato dal Mibact proprio anno dei borghi italiani, Primi ha ricordato come questi ultimi siano un’eccezione nel panorama mondiale, ad esclusione di piccole aree della Spagna e della Francia. “Tutto il mondo ci invidia la vita dentro il borgo – ha riferito – la piazza e le occasioni di socializzazione che si creano al suo interno. Occorre dunque salvaguardare questo patrimonio che è prezioso come l’oro”.
Ed è stata proprio la vita all’interno del borgo il fil rouge dell’incontro di Paciano, che tra l’altro è tra i primi paesi ad essere stati ammessi all’interno dell’associazione. A fornire gli spunti di riflessione la quadrilogia dell’autrice Loredana Limone su “Borgo Propizio”, nome di fantasia di un piccolo centro di collina che diventa lo specchio per tanti borghi che compongono la cosiddetta Italia minore.
L’incontro si è svolto all’interno della Sala consiliare dove, in apertura, il capodelegazione del Fai Trasimeno, Luca Marchegiani, ha descritto la tela cinquecentesca “Madonna con Bambino, San Giovannino e tre Santi”, attribuita all’artista manierista Salvio Savini.
Sono intervenuti alla presentazione del libro anche il sindaco e vicesindaco di Paciano Riccardo Bardelli e Cinzia Marchesini.