Il rilancio della tratta dei treni per Foligno e Spoleto
FOLIGNO – Si sa la comunicazione e la mobilità sono tutto. Quale migliore cosa se non raddoppiare i treni della tratta Orte-Falconara. Foligno e Spoleto non possono rimanere isolate. Stefania Filipponi, capogruppo di Impegno civile nel Consiglio comunale folignate e Marina Morelli, del Gruppo Misto al Consiglio comunale di Spoleto, hanno inviato una lettera ai rispettivi sindaci, Nando Mismetti e Fabrizio Cardarelli, in cui chiedono di sollecitare un tavolo regionale per evitare l’isolamento di questi territori densi di cultura. La cooperazione politica è importante e deve essere finalizzata a non intaccare seriamente le scelte e gli interessi economici dei vari gruppi di potere regionali. Per lo sviluppo dei territori della Valle Umbra Sud le infrastrutture hanno un ruolo strategico ed è fondamentale l’effettiva realizzazione del progetto di raddoppio della tratta Orte-Falconara. Tutto questo per assicurare all’Umbria un rapido accesso all’alta velocità e per garantire collegamenti con l’aeroporto di San Francesco d’Assisi e soprattutto con la Valnerina, di cui Spoleto rappresenta la porta d’accesso. Purtroppo vi è l’accordo che sembra andare in direzione opposta, siglato dalla Presidente della Regione Umbria con l’amministratore delegato di Rii e l’amministratore delegato di Umbria tpl e mobilità, alla presenza del ministro Graziano Del Rio, con investimenti per 51 milioni di euro, per la ex Fcu. È inaccettabile che lo sviluppo di un territorio possa passare attraverso il depotenziamento di un altro. L’idea di questo nuovo tracciato mette Foligno e Spoleto come anonimo centro abitato, dove ogni tanto si ferma qualche treno per sbaglio. Da tempo la politica regionale si basa solo su Perugia e solo sulle strade. Foligno e Spoleto sono altrettanto importanti e si devono riscattare per evitare l’isolamento e l’anonimato. Occorre opporsi con decisione allo spostamento dell’asse dei servizi, ma anche alla svendita del patrimonio regionale, che pare essere in atto. Nando Mismetti e Fabrizio Cardarelli devono, dunque, promuovere un tavolo a livello regionale, per la realizzazione del raddoppio della linea a tutela di tutti i territori che insistono su tale tracciato.