Immigrazione, 105 posti a disposizione dei rifugiati a Narni fino al 2016

Sono 105 i posti a disposizione dei rifugiati a Narni per il triennio 2014-2016. Di questi, 89 sono per gli ordinari, 10 per minori stranieri non accompagnati e 6 per i vulnerabili. Le cifre sono state rese note dal Comune di Narni che ha organizzato una serie di iniziative per la Giornata del Rifugiato, istituita dall’Assemblea generale dell’Onu e che si celebra in tutto il mondo il 20 giugno. A Narni il progetto territoriale di accoglienza è attivo dal 2004 ed oggi è realizzato in più comuni della Zona sociale n. 11 insieme ad associazione di volontariato San Martino, Arci Comitato provinciale Terni, Laboratorio Idea, Arci Solidarietà Terni insieme all’azienda per i servizi alla persona Beata Lucia. Le iniziative partiranno il 26 giugno a Narni con la manifestazione “L’accoglienza in gioco”, un evento ludico-sportivo per informare bambini, ragazzi e cittadini sui progetti a favore di richiedenti asilo e rifugiati politici. Durante la manifestazione sarà anche inaugurato l’internet point al circolo Arci “Parco dei Pini”.
Si tratta, spiega il Comune, di un primo step verso la realizzazione di un centro servizi dei progetti SPRAR di Narni, gestito da Arci Terni, che nasce con lo scopo di diventare centro di aggregazione tra rifugiati presenti in città e residenti. La giornata del 26 giugno si concluderà con un concerto musicale, che vedrà esibirsi artisti locali e la band “Villa Ada”, da più di 20 anni sui palchi di tutta Italia ed Europa. Ad Attigliano invece sabato 27 si svolgerà una manifestazione socio-culturale con attività sportive, conferenze, cena multietnica e spettacoli. Ad Amelia infine sabato 11 luglio è in programma la presentazione del libro “Un giro di vite, contro ogni pregiudizio” che narra le storie di chi ha chiesto protezione internazionale e umanitaria in tutta la provincia di Terni.
“L’accoglienza – dice il sindaco Francesco de Rebotti – è offerta tutto l’anno. A Narni negli ultimi anni sono state accolte 300 persone alle quali sono stati dati servizi di orientamento, informazione e accompagnamento verso la riconquista di un’autonomia perduta e con l’obiettivo di rinforzare le opportunità di integrazione.L’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati è uno strumento per esprimere la nostra solidarietà a quanti sono stati costretti a lasciare il loro paese – sottolinea de Rebotti – ed accogliere queste persone è un’opportunità per ribadire la centralità dei diritti umani, nonché un’occasione di sviluppo, arricchimento e crescita per la nostra comunità”.

In Italia è attivo dal 2001 il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) composto dalla rete degli enti locali che, con il prezioso contributo delle realtà del terzo settore, realizzano interventi di accoglienza integrata per quanti arrivano sul territorio italiano in cerca di protezione internazionale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.