La Città di Assisi conferisce la cittadinanza onoraria per la pace ad Andrea Riccardi
ASSISI – Nella seduta del Consiglio comunale tenutasi il 13 giugno scorso, la massima assise della Città Serafica ha conferito all’unanimità la cittadinanza onoraria per la pace al Prof. Andrea Riccardi fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
Si tratta della prima cittadinanza onoraria conferita dall’amministrazione Proietti, ed assume un significato ancora più forte in questi giorni in cui l’Italia appare dividersi su valori basilari anche nella Costituzione: l’accoglienza e la fraternità.
Una scelta importante per la Città di Assisi che ha voluto riconoscere alla Comunità di Sant’Egidio, nel 50° anniversario dalla sua fondazione, nella persona del Prof. Riccardi, il merito di un lungo impegno per la costruzione della pace in numerosi paesi colpiti dalla guerra, sempre al servizio delle persone deboli e svantaggiate, dei bambini, dei poveri e dei malati, dei più fragili.
La Comunità di Sant’Egidio, nata in Italia nel 1968, eoggi diffusa in 76 paesi di diversi continenti, vive da molti anni un legame speciale con la Città di Assisi, fondato sullo spirito di Preghiera, di Amore e di Pace, principi fondamentali richiamati anche nello Statuto Comunale, ispirato al messaggio francescano e in particolare al valore della solidarietà della comunità civile a tutela delle fasce svantaggiate della popolazione.
Il Prof. Andrea Riccardi, con la Comunità di Sant’Egidio, si è fatto interprete e continuatore originale di quello “spirito di Assisi”, iniziato nella Città Serafica il 27 Ottobre 1986, con lo storico incontro interreligioso per la pace voluto da Giovanni Paolo II, a cui presero parte i rappresentanti delle principali religioni di tutto il mondo. Tale spirito Sant’Egidio ha voluto diffondere, e continua a diffondere, nel mondo. Ricordiamo il trentennale, celebrato da Sant’Egidio, con la diocesi e le famiglie francescane, di nuovo ad Assisi nel 2016, con la presenza di Papa Francesco.
«L’impegno della Città di Assisi a promuovere “la cultura della pace e dei diritti umani”, come recita il nostro Statuto Comunale e come ci sforziamo di trasmettere con la nostra azione amministrativa – ha affermato il Sindaco Stefania Proietti, che ha proposto la cittadinanza onoraria recependo il consenso di molte figure e soggetti protagonisti della cultura della Città Serafica – rende la Comunità di Sant’Egidio particolarmente vicina alla Città di San Francesco. La profonda affinità con lo spirito e la missione della Comunità di Sant’Egidio ci incoraggia, pertanto, a stringere ancora di più i nostri legami e motiva in modo profondo la decisione di conferire la cittadinanza onoraria per la pace al suo fondatore, con particolare solennità proprio in occasione del cinquantesimo anniversario dalla fondazione, con la seguente motivazione:
“Conferimento dell’onorificenza “Cittadinanza Onoraria della Città di Assisi” al Prof. Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, in occasione del 50° anniversario della fondazione della Comunità, che nelle periferie del mondo si è spesa sempre, con fedeltà e passione,
in favore dei più poveri e dei più deboli, dei bambini, degli anziani, dei malati e dei disabili, dei senza dimora, delle minoranze, dei migranti e dei rifugiati; che ha dato un contributo importante
per la pace in molti paesi colpiti dalla guerra e dalla violenza; che ha praticato con tenacia l’“arte del dialogo” e ha continuato e diffuso lo “spirito di Assisi” con gli incontri annuali di preghiera per la pace; che in uno spirito di preghiera, di amicizia con i poveri e di pace, ha saputo farsi interprete del messaggio di San Francesco. Consegniamo oggi al Prof. Andrea Riccardi e, con lui, a tutta la Comunità di Sant’Egidio, un legame imperituro con la Città di Assisi.”»
«Siamo felici ed onorati di questo significativo riconoscimento al Prof. Andrea Riccardi e all’intera Comunità di Sant’Egidio – ha dichiarato il Prof. Alberto Quattrucci, segretario generale di Uomini e Religioni della Comunità di Sant’Egidio ed amico di lunga data della città di Assisi. Sentiamo infatti questa cittadinanza onoraria – ha continuato – non solo un segno di stima, di apprezzamento e di amicizia nei confronti della nostra Comunità, ma anche un sostegno a continuare a camminare insieme, sempre meno soli, sulla strada del dialogo, dell’incontro e della costruzione della pace, di cui il nostro mondo ha sempre più bisogno. In altre parole sentiamo che la simpatia manifestatadal sindaco, dall’intero Consiglio comunale, ma anche da tutti i cittadini di Assisi, sia espressione di un rinnovato impegno comune a lavorare sempre di più insieme per la pace, nella consapevolezza che solo insieme la pace possa essere costruita, giorno dopo giorno. In un tempo come il nostro, in Italia, in Europa ma nel mondo intero, dove purtroppo vecchi e nuovi muri continuano ad erigersi verso chi è considerato “diverso”, noi riaffermiamo il nostro impegno, in questa nuova e bella occasione, di collaborare con tutti per il bene comune e di costruire nuovi ponti e non muri per collegare uomini e donne, giovani e anziani, popoli diversi in una unica grande famiglia. E’ il significato del prossimo Incontro Internazionale che si terrà a Bologna dal 14 al 16 ottobre prossimo, ancora nello “spirito di Assisi”, sotto il titolo “Ponti di Pace”.»
Il Sindaco di Assisi conferirà l’onorificenza al prof. Riccardi nei prossimi mesi – la data sarà presto comunicata – con una giornata di festa alla quale parteciperà la Comunità di Sant’Egidio, insieme a numerosi e significativi invitati.
Nella stessa assise del 13 giugno il Consiglio Comunale di Assisi ha deciso l’affiliazione all’associazione ‘Città per la fraternità’, organismo che vuole contribuire, non solo in Italia, alla diffusione del principio di fraternità nella vita politica, specie negli Enti Locali, vero motore della vita del nostro Paese, prendendo ispirazione dal pensiero di Chiara Lubich e dalla vita del suo Movimento dei Focolari.
«Un altro gesto-segno – ha affermato il Sindaco – che ribadisce come Assisi, Città di San Francesco, in tutte le sue componenti, si ispira inequivocabilmente ai valori dell’umanità, della fratellanza e dell’accoglienza.»