La Nostra Cannara: “L’augurio è che le Suore restino in città”

CANNARA – “La presenza delle Suore, Figlie di Maria Ausiliatrice, a Cannara è a rischio, perché dopo più di un secolo, se ne potrebbero andare. Una triste notizia, sempre più insistente che rappresenterebbe per il nostro territorio una ferita dolorosa, perché si perderebbe un riferimento spirituale e sociale che svolge una fondamentale funzione educativa, culturale e aggregativa a favore di tutta la collettività e fasce di età”.
La lista civica “La nostra Cannara” esprime una forte preoccupazione e lancia un appello ai cittadini. Le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno contribuito all’Istruzione della popolazione e alla diffusione della scolarizzazione, hanno ospitato per anni interi pomeriggio di gioco e di studio di tutti i cannaresi. Intere generazioni sono cresciute in quei locali, che negli anni hanno visto campus estivi, oratorio, diverse occasioni di festa e socializzazione.
Terminare in maniera così un capitolo esemplare per la nostra città ci riempie di tristezza.
La permanenza delle Suore a Cannara è un valore indiscusso, condiviso da tutti, ma il nostro Sindaco ha voluto strumentalizzarlo in argomento elettorale, ha diviso questa collettività additando i suoi oppositori come nemici delle Suore, e ha cercato consenso autoproclamandosi tutore dell’Istituto. E invece oggi, durante la sua amministrazione, avviene quello che la popolazione cannarese da tempo aveva cercato di scongiurare. La verità è che la permanenza delle Suore non dipende dalla trasformazione di un Ente, in Fondazione o Azienda di servizi, ma dipende dall’impegno che si profonde e dai fatti concreti che si realizzano. Al di là delle chiacchiere elettorali e dei banchetti per le firme, l’Amministrazione dimostra la vicinanza alle Suore contribuendo alla gestione della scuola dell’infanzia con le necessarie risorse pubbliche, collaborando attivamente per reperire fondi e per sostenere gli interventi manutentivi indispensabili, promuovendo un clima di condivisione (anche incentivando sul territorio l’aggregazione degli oratori piuttosto che la separazione) e favorendo l’operato di chi gratuitamente e volontariamente mette a disposizione la propria opera.
Invece di lacerare il tessuto sociale, il Sindaco avrebbe dovuto spendere almeno un po’ del suo tempo per rafforzare e saldare la collaborazione con la Casa generale che, molto probabilmente, provvederà a razionalizzare la presenza delle religiose nel territorio, tagliando proprio quella di Cannara.
Per i cittadini di Cannara l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice è un valore, per il Sindaco forse un cavallo  di battaglia, da strumentalizzare per il consenso e da dimenticare non appena ottenuta la vittoria elettorale, tanto che la partenza delle Suore potrebbe avvenire nella sua più completa distrazione e nonostante la “sparata” del parere positivo alla trasformazione dell’ente in Fondazione. E’ il momento che la cittadinanza non si faccia ingannare da messaggi divisivi e, tutta insieme, unita, si mobiliti con un grande sforzo collettivo per sventare il pericolo che le Suore lascino questo paese.

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