La proposta di Bori e Bistocchi (Pd): “Perugia città family friendly”
PERUGIA – “Il fenomeno sociale delle ragazze madri è in crescita costante nel nostro Paese, soprattutto tra le più giovani”. – affermano i Consiglieri Comunali del PD Sarah Bistocchi e Tommaso Bori – “Numerosi i disagi delle madri sole, svantaggiate da un punto di vista organizzativo e soprattutto economico, trattandosi di famiglie monoreddito, con inoltre molte difficoltà a trovare un lavoro. Si tratta spesso di ragazze con alle spalle background familiari difficili, con un quadro piscologico complesso, dato tra l’altro dalla difficoltà ad elaborare eventi drammatici della propria vita, dai traumi, ai maltrattamenti, al senso di abbandono, alle difficoltà più o meno acute che incontrano nella crescita di un bambino.”
“Riteniamo che le Istituzioni abbiano il dovere di portare avanti tutte le azioni possibili dirette ad aiutare le fasce più deboli, tra cui rientrano senza dubbio le ragazze madri”. – continuano i due consiglieri – “Molti comuni italiani (Bologna, Parma, Firenze e Milano) hanno già da tempo provveduto ad aiutare i genitori, residenti o anche turisti, attraverso politiche ed interventi che hanno lo scopo di sostenere ed aiutare le giovani madri. Tutto ciò si aggiunge all’assegno comunale a carico del Comune di residenza ed erogato dall’INPS ed all’assegno statale a carico dello Stato ed è erogato sempre dall’INPS. Purtroppo molto spesso questi strumenti non sono sufficientemente comunicati e pubblicizzati, il che porta molte madri a non farne richiesta solo perché non consapevoli dell’esistenza di questi strumenti”.
“Per questi motivi” – concludono Bistocchi e Bori – “abbiamo presentato un ordine del giorno che porti anche la nostra città a diventare Family Friendly, nello specifico chiedendo a Sindaco e Giunta di prevedere una serie di agevolazioni a favore delle ragazze madri o comunque delle famiglie monoreddito con un figlio a carico. Diversi gli interventi che chiediamo a questa amministrazione: una campagna di comunicazione per far conoscere e promuovere il più possibile i sussidi previsti suddetti; una convenzione con le Asl e/o le associazioni che se ne occupano, affinché il Comune metta a disposizione gratuitamente alcune sale in cui questi soggetti possono effettuare un supporto psicologico alle giovani madri; un sollecito ad AFAS affinché preveda una serie di agevolazioni ad hoc (come ad esempio un pacco di pannolini gratis, oppure una pappa offerta, magari con cadenza settimanale) destinate ad aiutare le famiglie monoreddito; valutare la possibilità di prevedere fasce orarie più lunghe per i servizi educativi e d’infanzia, alla luce del fatto che molte donne sole devono lavorare di più per riuscire a mantenere il figlio (o i figli), e qualora non si ricevano aiuti dalla famiglia, i servizi educativi e d’infanzia costruiscono un luogo sicuro e non troppo oneroso; la predisposizione di punti, riservati ai genitori e per le esigenze dei figli, in cui è possibile allattare e cambiare pannolini, pensare a degli spazi ed aree relax attrezzate in tutto il Comune di Perugia ma soprattutto in centro storico, anche attraverso accordi ed ausilio di pubblici esercizi come bar e ristoranti, negozi e luoghi aperti all’allestimento di piccoli spazi dedicati alle mamme, al fine di migliorare la qualità della vita di tutti i genitori, che siano essi perugini o turisti in visita nella nostra città. Ci auguriamo che questa amministrazione, sempre più lontana dai cittadini ed incapace di tutelare le fasce socialmente in difficoltà, riesca almeno questa volta a comprendere l’importanza di tali interventi approvando queste nostre proposte e mettendo Perugia al pari di tanti altri comuni italiani”.